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«L’Instant Sublime (Gala e Salvador Dalí)» (L’Istante Sublime, 1939), di George Hoyningen-Huene. Cortesia dei George Hoyningen-Huene Estate Archives

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«L’Instant Sublime (Gala e Salvador Dalí)» (L’Istante Sublime, 1939), di George Hoyningen-Huene. Cortesia dei George Hoyningen-Huene Estate Archives

L’eleganza degli scatti di George Hoyningen-Huene

Una mostra a Berlino alla galleria Jaeger Art illustra l’eccezionale capacità del fotografo russo di fondere arte, moda e cinema

Francesca Petretto

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Fino al 23 marzo è possibile visitare presso Jaeger Art Gallery l’interessante mostra «George Hoyningen-Huene – Glamour & Style», anche frutto del prezioso lavoro svolto dal 2020 da Benjamin Jaeger (fondatore della Galleria berlinese e direttore della stessa insieme a Steffi Jaeger) presso la George Hoyningen-Huene Estate in Svezia in qualità di consulente senior per gli archivi.

Con «Glamour & Style» Jaeger Art presenta le fotografie di rinomate personalità degli anni ’20/’60 del fotografo George Hoyningen-Huene (San Pietroburgo 1900-Los Angeles 1968), uno dei più innovativi del suo tempo, noto soprattutto per la sua eccezionale capacità di fondere arte, moda e cinema. La luce speciale delle sue composizioni in studio, con elementi combinati di modernismo, neoclassicismo e surrealismo, lo resero uno dei fotografi di punta di riviste come «Vogue» e «Vanity Fair», e in seguito, dalla metà degli Anni ’20, «Harper’s Bazaar». Già i suoi contemporanei lo veneravano, comprendendone il genio artistico, per non parlare dei suoi eredi, leggendari fotografi e registi di tutto il mondo; non a caso Richard Avedon lo definì: «un genio, il maestro di tutti noi».

Figlio di un nobile baltico e di una rappresentante dell’alta società americana (lui barone, lei figlia di un ministro), Hoyningen-Huene lasciò con la famiglia ancora giovanissimo la Russia a causa della Rivoluzione, approdando nella Mecca della scena artistica internazionale del tempo, la Parigi che gli avrebbe cambiato per sempre la vita. Qui, nell’epicentro della creatività e dell’espressione artistica della cui vibrante scena fu uno dei principali cronisti, intrecciando sapientemente i reami di arte, moda, design, cinema ed alta società, iniziò la sua carriera di artista incontrandovi anche il futuro fotografo Horst P. Horst, al secolo Horst Paul Albert Bohrmann, che diventerà suo amante e modello, spostandosi con lui di lì a poco a Londra, dove avrebbero conosciuto Cecil Beaton, e poi a New York e Hollywood.

La mostra racconta la cerchia artistica/intellettuale di contemporanei e compagni del nostro attraverso i suoi iconici ritratti: le immagini della top model Lisa Fonssagrives, insieme a quelle di Lee Miller e Agneta Fischer, entrambe anche grandi fotografe, trasportano gli spettatori in un’epoca caratterizzata da grazia ed eleganza, per non parlare degli scatti di amici e compagni di lavoro del calibro di Salvador Dalí e Man Ray. Hoyningen-Huene fu anche grande appassionato di cinema, fatto che lo portò a fotografarne tutte le star più importanti: dal 1935 si tuffò con passione nell’industria cinematografica, preparandosi ogni volta con grande meticolosità a ritrarne i protagonisti. I suoi strepitosi portrait di Gary Cooper, Marlene Dietrich, Charlie Chaplin, Johnny Weissmüller, Rita Hayworth, Katharine Hepburn e Greta Garbo, solo per citarne alcuni, sono entrati nel mito per la capacità dell’autore di catturarne ogni volta l’essenza in maniera unica ed inimitabile.

«L’Instant Sublime (Gala e Salvador Dalí)» (L’Istante Sublime, 1939), di George Hoyningen-Huene. Cortesia dei George Hoyningen-Huene Estate Archives

«Lee Miller e Agneta Fischer» (1932), di George Hoyningen-Huene. Cortesia dei George Hoyningen-Huene Estate Archives

Francesca Petretto, 19 febbraio 2024 | © Riproduzione riservata

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