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L'archeologico di Siracusa primo museo siciliano visitabile con Google Street View

Silvia Mazza

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Siracusa. È stato presentato ieri il progetto pilota Google Street View realizzato al Museo Archeologico Regionale di Siracusa «Paolo Orsi», il primo in Sicilia (e uno dei primi in Italia) e l’unico archeologico da Roma in giù, a rendere possibile il tour virtuale interno del museo, con la visualizzazione di alcuni reperti della collezione a 360°. Google, infatti, pur consentendo su Art Project di visualizzare ad alta risoluzione alcune opere d’arte indicate come punti di interesse lungo il percorso virtuale nei musei, presenta foto statiche e didascalie sintetiche. Nelle recenti riproduzioni 3D, oltre 300 opere d’arte sono descritte da brevi didascalie.

I contenuti sono collegati al tour del Museo su Street View, realizzato secondo gli standard di Google, che viene trasformato così per la prima volta in un tour «aumentato» delle collezioni. Gli altri musei archeologici visitabili su Street View in Art Project sono Musei Capitolini, Museo dell’Ara Pacis, Museo della Civiltà romana, Museo delle Mura a Roma, e il Museo archeologico di Ferrara.

«Il nostro progetto, spiega la curatrice Elisa Bonacini dell'Università di Catania, consente di selezionare oltre che su mappa interattiva anche su menù a tendina. La mappa, così come i punti di interesse e i menù su iPad e cellulare sono dunque sempre visualizzabili. Invece in remoto su Art Project le mappe che sono fornite in modalità web non ci sono più, così come scompaiono i punti di interesse».
Attraverso dei software specifici, i virtual tour dei reperti sono stati inseriti all’interno di schede approfondite in italiano (a breve anche in inglese), accessibili da mappe interattive. La tecnologia utilizzata è compatibile con tutti i sistemi operativi esistenti, adattandosi automaticamente alla visualizzazione su dispositivi mobili (nella versione mobile di Art Project scompare la visualizzazione di punti di interesse, limitando così l’interazione alla sola navigazione di un museo e della sua collezione).

Il progetto, mira a essere implementato fino a trasformarsi in un vero catalogo multilingue, geolocalizzato su Street View, fruibile anche in modalità audio sia in remoto che su dispositivi mobili. Nato nel dicembre del 2013, quando assessore ai Beni culturali e dell’Identità siciliana era la siracusana Mariarita Sgarlata, è stato curato insieme alla Bonacini da Gianfranco Guccione (fotografo certificato Google), in collaborazione con Gioconda Lamagna, direttore del Museo e Giuseppina Monterosso, archeologa dello stesso istituto.

Silvia Mazza, 02 dicembre 2015 | © Riproduzione riservata

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