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Riccardo Deni
Leggi i suoi articoliIdentità culturale, sessismo, appartenenza di classe. Carrie Mae Weems approda in Italia per una prima assoluta alle Gallerie d'Italia di Torino, fino al prossimo 7 settembre. Pluripremiata artista concettuale, Weems analizza e affronta le concezioni di razza e femminilità alla ricerca di nuovi modelli di vita. Fondata sulla specificità della sua esperienza di donna nera, ma universale nelle sue esplorazioni delle relazioni familiari, dell'identità culturale, delle strutture di potere e della gerarchia sociale, la sua pratica artistica è principalmente fotografica, ma incorpora anche testi, tessuti, audio, installazioni e video. Informata dalla narrazione, dalle tradizioni folcloristiche e dalle metodologie di osservazione delle scienze sociali, il suo approccio alla creazione di immagini spazia dalla messa in scena e dalla serializzazione della narrazione all'appropriazione e all'adattamento di immagini d'archivio ed etnografiche. Weems prende di mira la complicità del mezzo fotografico nel propagare modelli disumanizzanti e l'omissione storica delle donne nere dalle istituzioni e dai canoni dell'arte. Le opere selezionate per la mostra, nata in collaborazione con Aperture con la curatela di Sarah Meister, sottolineano il valore unico di Carrie Mae Weems nell'affrontare le complessità e le ingiustizie del mondo che ci circonda, radicando le sua fotografia in luoghi spesso esclusi dalle narrazioni: studi d'artista, piantagioni del sud degli Stati Uniti, spazi domestici, fino ad arrivare alle “istituzioni invisibili” nate come luoghi di culto della comunità nera durante le oppressioni, accostate a immagini di monumenti e musei che sono stati storicamente luoghi di esclusione. Al centro della mostra c’è il nuovo progetto Preach, realizzato per questa esposizione su committenza originale Intesa Sanpaolo, un’ambiziosa e intensa installazione che ripercorre la religione e spiritualità per gli afrodiscendenti americani attraverso le generazioni. La serie celebra le forme di culto profonde, appassionate e gioiose che definiscono l'esperienza della Chiesa nera di Weems, e al tempo stesso denuncia la violenza e l'oppressione che sono elementi inseparabili di questa storia. Weems scrive nel nuovo testo poetico che accompagna questa installazione: "Nelle fiamme e tra le bombe, prega dove e quando puoi, nei porti e nelle capanne, nei palazzi e nei seminterrati, nei teatri e nei club. Dal tuo nascondiglio segreto hai scoperto nuove forme di culto..." Usando sé stessa come musa e guida, Weems ci invita a unirci a questo risveglio spirituale e condannare la persecuzione che rende questi spazi sacri luoghi di rifugio e di attivismo. Preach intreccia insieme le prime immagini da Harlem, San Diego, e Sea Island, Georgia, con una vasta gamma di nuovi lavori che evocano la realtà trascendentale e profana dell'espressione religiosa per gli americani neri di oggi. La retrospettiva comprende anche molti dei primi lavori di Weems, come la storica Kitchen Table Series (1990) e Museums (2006 – in corso); una selezione di progetti più recenti, come Scenes and Takes (2016) e Painting the Town (2021); e importanti installazioni video tra cui The Shape of Things (2021) e Leave Now! (2022). Insieme, queste opere accompagnano i visitatori in un viaggio che abbraccia l’intero arco della sua carriera, mostrando la profondità e la varietà del suo linguaggio artistico. La mostra vede inoltre la collaborazione di Fondazione Compagnia di San Paolo che si concretizza in attività ispirate ai valori legati all’inclusione e alla valorizzazione di tutte le differenze come fonte di ricchezza, temi che vengono sollecitati dai contenuti in mostra e che caratterizzano le sfide strategiche della Fondazione stessa. La fotografia è strumento di racconto, di documentazione, ma anche di costruzione di identità capace di contribuire al processo di inclusione e creazione di comunità. L’esposizione “Carrie Mae Weems: The Heart of the Matter” sarà accompagnata da un catalogo co-pubblicato da Società Editrice Allemandi / Aperture. Oltre a numerose immagini delle opere dell’artista americana sarà arricchito da contributi di studiosi appartenenti a diverse generazioni, sottolineando il valore unico della visione di Carrie Mae Weems nell’affrontare queste tematiche.

Carrie Mae Weems alle Gallerie d'Italia, foto Andre Guermani

Carrie Mae Weems alle Gallerie d'Italia, foto Andre Guermani

Carrie Mae Weems alle Gallerie d'Italia, foto Andre Guermani

Carrie Mae Weems alle Gallerie d'Italia, foto Andre Guermani