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Al via il 23 agosto le celebrazioni del Giubileo annuale voluto nel 1294 da papa Celestino V, che culmineranno il giovedì 28 con l’apertura della Porta Santa
- Alessia De Michelis
- 29 luglio 2025
- 00’minuti di lettura


Una veduta della facciata della basilica di Santa Maria di Collemaggio, L’Aquila
Foto tratta da Wikipedia, CC BY-SA 4.0
L’Aquila e la Perdonanza Celestiniana: un ponte tra spiritualità, arte e cultura
Al via il 23 agosto le celebrazioni del Giubileo annuale voluto nel 1294 da papa Celestino V, che culmineranno il giovedì 28 con l’apertura della Porta Santa
- Alessia De Michelis
- 29 luglio 2025
- 00’minuti di lettura
Alessia De Michelis
Leggi i suoi articoliUn corteo di oltre mille figuranti in abiti medievali attraverserà L’Aquila il 28 agosto, scortando la storica Bolla del Perdono fino alla Basilica di Collemaggio. Qui, come ogni anno dal 1294, si aprirà la Porta Santa, dando il via al Giubileo annuale voluto da papa Celestino V. È il cuore simbolico e spirituale della Perdonanza Celestiniana, ma anche il centro pulsante di una manifestazione che, oggi più che mai, si impone come grande evento culturale e artistico.
Dal 23 al 30 agosto, la 731ma edizione intreccia fede, storia e linguaggi contemporanei, in un racconto che appartiene alla città ma parla al mondo. Nata come rito religioso e riconosciuta nel 2019 dall’Unesco come Patrimonio culturale immateriale dell’Umanità, la Perdonanza è oggi anche un laboratorio culturale che anticipa con forza l’appuntamento del 2026, quando L’Aquila sarà Capitale Italiana della Cultura.
«Abbiamo messo la parola “perdono” al centro, come tema, come visione, come atto necessario», spiega Leonardo De Amicis, direttore artistico della manifestazione, alla sua ottava edizione. Il cartellone 2025, pensato esclusivamente per la città, accoglie nomi della scena nazionale e internazionale: dalle étoile del Royal Ballet e della Compañía Nacional de Danza di Madrid, a voci iconiche della musica italiana come Renato Zero, Brunori Sas, Francesca Michielin e Giuliano Sangiorgi.
Il progetto punta a un coinvolgimento profondo del territorio: performance teatrali, danza, musica e incontri generazionali costruiscono una narrazione collettiva che restituisce valore alla memoria e apre prospettive future. Il tutto in un clima di coesione sociale e spirituale, come sottolineato dal sindaco Pierluigi Biondi: «La Perdonanza è oggi una manifestazione matura, che unisce istituzioni, comunità e visione culturale».
Un evento di respiro universale, che ha ricevuto il riconoscimento anche da papa Francesco nella Bolla del Giubileo Spes non confundit, e che quest’anno vedrà la partecipazione del cardinale Pietro Parolin, segretario dello stato Vaticano. Perché da L’Aquila, città ferita, ricostruita e oggi proiettata verso il futuro, si leva ancora un messaggio di perdono, di pace e di bellezza condivisa.