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Torino, complesso della Cavallerizza, Manica del Mosca, scale di accesso ai pinai superiori, 2022.

Courtesy of Fondaizone Compagnia di San Poalo

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Torino, complesso della Cavallerizza, Manica del Mosca, scale di accesso ai pinai superiori, 2022.

Courtesy of Fondaizone Compagnia di San Poalo

La Cavallerizza Reale di Torino rinasce con Creative Roads #2

La Cavallerizza Reale di Torino si riaccende con Creative Roads #2, evento di arte, musica e fotografia curato da C2C Festival, Graphic Days® e Paratissima. Il 26 ottobre la Manica del Mosca diventa un cantiere creativo dove memoria e rinascita si incontrano

Torino apre una nuova finestra sulla creatività contemporanea. La Cavallerizza Reale, simbolo di architettura e cultura, torna a vivere grazie a Creative Roads #2, seconda tappa del festival continuo curato da C2C Festival, Graphic Days® e Paratissima, con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo. Domenica 26 ottobre, gli spazi in trasformazione della Manica del Mosca diventano un luogo dove la memoria incontra il presente, in un dialogo tra arte visiva, fotografia e musica che trasforma il cantiere in un laboratorio culturale immersivo.
Parte di un più ampio programma di rigenerazione della Cavallerizza Reale – promosso dalla Fondazione Compagnia di San Paolo in collaborazione con la Città di Torino, l’Università degli Studi di Torino, l’Accademia Albertina, il Conservatorio G. Verdi, la Cassa Depositi e Prestiti, la Fondazione 1563 e altri partner pubblici e privati, Creative Roads è nato nel settembre 2025; un percorso di diciotto mesi che accompagna la rinascita della Cavallerizza, affiancando alla rigenerazione fisica un’intensa attivazione culturale. 
Il cuore di Creative Roads #2 è la memoria, filo conduttore che trasforma la Cavallerizza in un archivio vivente di storie, segni, architetture e visioni, custodendo l’eredità di Juvarra e Alfieri. Ma il progetto va oltre: gli spazi in trasformazione diventano laboratorio di rigenerazione, dove la trasformazione architettonica si intreccia con l’attivazione culturale. Arte visiva, fotografia e musica dialogano con l’architettura e con il cantiere stesso, creando esperienze immersive e stimolando la partecipazione del pubblico, che è invitato a vivere gli spazi come luogo condiviso di scoperta e confronto tra passato, presente e futuro.
Venti artisti coinvolti, performance site-specific, installazioni e residenze creative fanno del progetto un laboratorio in continuo movimento, dove il pubblico è invitato a vivere il cantiere come spazio di esperienza condivisa.
Il 26 ottobre, dalle 11.00 alle 18.00, il pubblico potrà assistere alla performance live di Guido de Boer, artista visivo olandese selezionato da Graphic Days®. Con pennello e inchiostro, de Boer trasformerà davanti agli occhi dei visitatori una grande tela bianca in un’opera monumentale. La capacità dell’artista di fondere testo e immagine invita lo spettatore a “leggere” l’opera non solo con lo sguardo, ma con tutto il corpo, percependo la forza del segno e la fisicità del gesto.
Accanto a de Boer, la fotografa Giulia Parlato, in residenza con Paratissima, restituisce attraverso le immagini la memoria e le suggestioni della Cavallerizza. Il suo lavoro, sospeso tra archeologia, mito e immaginazione, esplora il rapporto tra storia e rappresentazione, creando un racconto visivo in cui i luoghi diventano testimoni di storie antiche e contemporanee.
Il paesaggio sonoro della giornata è affidato a tre protagonisti della scena elettronica e sperimentale internazionale, scelti da C2C Festival. Kode9, alias Steve Goodman – fondatore dell’etichetta Hyperdub e pioniere dell’afrofuturismo sonoro – porta un universo di riferimenti digitali e speculativi, creando una narrativa che trasforma la percezione dello spazio. Stefania Vos, DJ torinese, intreccia bassline profonde e suoni taglienti, alternando ironia e leggerezza per creare ambienti d’ascolto intimi e immersivi. Infine, Gang of Ducks, piattaforma multidisciplinare attiva da oltre dieci anni, esplora nuove possibilità di percezione attraverso dischi, installazioni e performance sonore, completando un’esperienza che unisce visione e ascolto.
In questo dialogo tra linguaggi e discipline, Creative Roads si conferma un laboratorio culturale aperto, un processo in divenire che restituisce alla città un luogo simbolico rendendo visibile il suo percorso di rinascita. Una rete multidisciplinare che accompagna la trasformazione della Cavallerizza passo dopo passo, invitando la comunità a farne parte.

 

Nicoletta Biglietti, 22 ottobre 2025 | © Riproduzione riservata

La Cavallerizza Reale di Torino rinasce con Creative Roads #2 | Nicoletta Biglietti

La Cavallerizza Reale di Torino rinasce con Creative Roads #2 | Nicoletta Biglietti