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NICOLETTA BIGLIETTI

A Thaddaeus Ropac Paris Pantin, dal 17 gennaio all’11 aprile 2026,  «Tomorrow: Yes», la più ampia personale parigina di Erwin Wurm, esplora come la scultura possa deformare forme, pensieri e percezioni, guidando il visitatore attraverso ambienti compressi, sculture antropomorfe, abiti vuoti e opere partecipative che mettono in crisi le modalità tradizionali di fruizione dell’arte e la nozione stessa di forma scultorea

La mostra «Masters of Modernism From Gauguin to Warhol», in programma da Acquavella fino al 2 febbraio 2026, riunisce capolavori post‑impressionisti, moderni e del dopoguerra. Opere di Cézanne, Gauguin, Matisse, Braque, Miró, Dubuffet, Warhol e altri raccontano l’evoluzione del modernismo, dal superamento del naturalismo alle astrazioni del XX secolo. La selezione mette in luce come gli artisti abbiano reinterpretato forme, colori e composizioni, trasformando la realtà in esperienza visiva e concettuale

La mostra «Konstellationen» ripercorre l’opera di Diane Arbus attraverso oltre 450 fotografie, mettendo al centro il suo sguardo radicale sul margine e sull’alterità. Un percorso immersivo e non cronologico che riflette la sua ricerca visiva ed etica, tra ritrattistica, responsabilità dello sguardo e critica alla costruzione culturale della normalità. L’esposizione invita lo spettatore a confrontarsi con le ambiguità morali della fotografia e con il potere dell’immagine come atto di relazione

Dal 13 febbraio al 17 maggio 2026, il Van Gogh Museum ospita «Yellow. Beyond Van Gogh’s Colour», mostra che esplora il ruolo del giallo nell’arte, tra pittura, simbolismo e installazioni immersive, attraversando secoli di creatività e linguaggi artistici

Dal 28 gennaio al 28 marzo 2026, Vistamare ospita a Mialno «Converging trajectories: Ettore Spalletti meets Gino De Dominicis and Franz West», una mostra che esplora luce, fisicità e presenza, in un percorso che indaga tempo, corpo e ruolo dell’arte come esperienza vissuta

Dal 29 marzo 2026 al 10 gennaio 2027, Palazzo Grassi ospita un grande progetto di Amar Kanwar, artista e filmmaker indiano. Al centro della mostra spicca l’installazione «The Peacock’s Graveyard» (2023), parte della Pinault Collection, che racconta oltre trent’anni di ricerca tra cinema documentario, installazione e archivio

La Fondation Beyeler presenta, dal 25 gennaio al 25 maggio 2026, la mostra dedicata a Paul Cézanne, padre della modernità in pittura, con circa 80 dipinti e acquerelli che raccontano la sua fase matura e l’influenza decisiva sul Novecento

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BRAFA Art Fair torna a Bruxelles dal 25 gennaio al 1° febbraio 2026 con 147 gallerie e un equilibrio unico tra arte antica, moderna e contemporanea. Forte della lunga tradizione degli antiquari, la fiera presenta opere di qualità museale e un’importante partecipazione italiana. L’edizione ospita la Fondazione Re Baldovino e conferma BRAFA come punto d’incontro privilegiato per collezionisti e professionisti


 

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Dal 29 marzo 2026 al 10 gennaio 2027 Palazzo Grassi ospita una grande mostra dedicata a Michael Armitage, una tra le voci più intense della pittura contemporanea. Dipinti e disegni degli ultimi dieci anni ripercorrono una ricerca che intreccia storia, politica, mito e memoria collettiva. Un percorso immersivo in cui l’esperienza del Kenya dialoga con la tradizione pittorica occidentale, restituendo immagini potenti e instabili, sospese tra visione e realtà

La mostra «Bridget Riley: Point de départ» al Musée d’Orsay, curata da Karen Serres e Barnaby Wright, esplora il legame tra la giovane Bridget Riley e Georges Seurat, analizzando come il puntinismo e il cromoluminarisme abbiano influenzato il suo approccio al colore e alla percezione visiva

Omar Mismar (Libano, 1986) trasforma storie di confine, memoria e resistenza in mosaici, video e installazioni che scuotono le certezze. Libano, Siria e Stati Uniti segnano il suo sguardo unico, tra politica, e intimità. Ogni opera è una nuova possibilità di vedere il mondo.

Dal 13 novembre 2025 al 15 gennaio 2026 la Primo Marella Gallery di Milano presenta la mostra di Arvin Golrokh, «Bicharegan». La personale indaga forme di esclusione e marginalità, con figure sospese tra presenza e assenza, matericità pulsante e tensione tra luce e ombra, restituendo il peso e la densità del reale

Adger Cowans, fotografo e pittore afroamericano nato nel 1936, unisce ricerca artistica e impegno politico tra New York, il Kamoinge Workshop e AfriCOBRA. Le sue opere, dedicate al dialogo tra luce, materia e identità, sono presentate ad Art Basel Miami Beach 2025 dalla raffinata galleria Bruce Silverstein, celebrando la sua lunga carriera e influenza nel mondo dell’arte

Ad Art Basel Miami Beach 2025, i robot‑cani di Beeple osservano lo spazio, scattano immagini e le trasformano in stampe e NFT. In pochissime ore sono state vendute tutte le edizioni (2 + 1 prova d'artista) di ogni "animale". Il prezzo? 100 mila dollari.

David Zwirner presenta ad Art Basel Miami 2025 «Balloon Venus Lespugue (Red)» di Jeff Koons, scultura in acciaio inox lucido che riflette lo spettatore e lo integra nell’opera. Fondata su archetipi preistorici e riferimenti pop e modernisti, la Venere fonde storia e contemporaneità in una forma da attraversare più che da guardare

Da Milano a Miami Es Devlin porta le parole al centro della comunità con installazioni girevoli e interattive. A Miami Beach, «Library of Us» invita i visitatori a leggere, ascoltare e condividere libri sulla spiaggia di Faena

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