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Stabilimento tipografico Dondorf a Bockenheim

© Schirn Kunsthalle Frankfurt 2024

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Stabilimento tipografico Dondorf a Bockenheim

© Schirn Kunsthalle Frankfurt 2024

La Schirn Kunsthalle di Francoforte cambia sede e fa festa

Durante la ristrutturazione dell’edificio anni ’80, dalla prossima estate al 2027 il museo si trasferisce nell’ex stamperia di Dondorf. È l’occasione per celebrazioni e un fitto calendario. In ottobre una grande mostra su Suzanne Duchamp e il movimento Dada

Giulia Grimaldi

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La Schirn Kunsthalle di Francoforte ha grandi progetti per il 2025, tra cui un trasferimento di sede e un nuovo calendario di eventi estivi. Tutto nasce dalla necessità di cambiare temporaneamente location per procedere con importanti lavori di ristrutturazione per il miglioramento dell’efficienza energetica della sede principale, in piazza Römer, nel centro della città tedesca.

I lavori terranno conto dello status di «complesso protetto» dell’edificio, progettato nel 1983 dallo studio tedesco Bangert, Jansen, Scholz & Schultes e inaugurato nel 1986, e prevedono il rinnovo della facciata in pietra arenaria, la sostituzione delle finestre e una copertura in vetro dell’area espositiva che sarà dotata di pannelli solari. L’energia così prodotta sarà immessa nel circuito elettrico dell’edificio. Parte dei tetti e alcune aree della facciata verranno coinvolti da un processo di rinverdimento, in modo che, in futuro, la struttura possa contribuire a migliorare il clima del centro di Francoforte.

La nuova sede temporanea, a partire dall’estate 2025, sarà l’ex stamperia di Dondorf, nel quartiere Bockenheim, dove la Schirn Kunsthalle resterà fino al 2027 (data per cui è prevista la fine dei lavori nella sede principale). Si tratta di un edificio dalla storica architettura industriale, attualmente in fase di adattamento per l’utilizzo da parte della Kunsthalle.

Il cambio di residenza è anche l’occasione per salutare il sito di piazza Römer e inaugurare quello di Bockenheim con una serie di eventi e di mostre.

Dal 7 marzo al 21 aprile, le ultime mostre prima della ristrutturazione comprenderanno un’installazione immersiva del gruppo di artisti franco-tedeschi Troika che esplora il modo in cui le nuove tecnologie influenzano il nostro rapporto con il mondo, mentre «Body and Building» sarà una vera e propria appropriazione dello Schirn, che per due sere e due giorni aprirà le finestre della galleria vuota del museo, normalmente chiuse. Il 30 aprile si concluderà con la festa d’addio «Schirn at Night».

Il 7 settembre l’installazione/parata «In C-Community», della compagnia di danza internazionale Sasha Waltz & Guests, aprirà il palinsesto espositivo della sede nel quartiere Bockenheim. Dal 25 settembre al 4 gennaio 2026 saranno esposte le installazioni cinematografiche dell’artista e regista filippino-canadese Stephanie Comilang. Dal 10 ottobre all’11 gennaio 2026, seguirà la mostra di Suzanne Duchamp (1889-1963), in collaborazione con il Kunsthaus Zürich. Si tratta della prima mostra personale completa al mondo sulla pioniera del movimento Dada, con dipinti astratti, dai collage sperimentali, rappresentazioni figurative e tutto lo spettro multiforme dell'artista.

Suzanne Duchamp, «Usine de mes pensées», 1920. Cortesia della Galerie Natalie Seroussi, Vg Bild-Kunst, Bonn 2025

Giulia Grimaldi, 19 febbraio 2025 | © Riproduzione riservata

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