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Margherita Panaciciu
Leggi i suoi articoliChristie’s ha annunciato un lotto molto particolare, che andrà in asta a Parigi il 19 novembre, la cosiddetta «Pascaline». Si tratta del primo meccanismo della storia pensato per sostituirsi al ragionamento umano. Con una stima compresa tra i 2 e i 3 milioni di euro, l’originale congegno, prima della vendita, sarà esposto da Christie’s a Parigi dal 10 al 23 settembre e dal 13 al 19 novembre. Approderà a New York dall’11 al 15 ottobre e a Hong Kong dal 23 al 29 ottobre. Messa a punto da Blaise Pascal nel 1642, la Pascaline è uno strumento scientifico di notevole valore storico. La sua presentazione all’asta il prossimo novembre è un momento da segnare in agenda soprattutto per gli amanti dei cimeli storico-scientifici, poiché uno strumento di tale rarità non appare facilmente ad un’asta.
Nel cuore del XVII secolo, in un’epoca in cui il pensiero razionale e la scienza stavano appena iniziando a emanciparsi dalle nebbie della superstizione, una giovane mente rivoluzionò il rapporto tra l’uomo e la macchina. Blaise Pascal, matematico e filosofo francese, all’età di soli 19 anni diede vita a un congegno destinato a segnare un punto di svolta nella storia dell’ingegno umano: la prima macchina calcolatrice. Per aiutare il padre, presidente della corte delle entrate della Normandia, Pascal progettò delle macchine che, per la prima volta nella storia, consentirono di meccanizzare il calcolo mentale. Queste erano di tre tipi: decimali (per addizioni, sottrazioni, moltiplicazioni e divisioni), contabili (per calcoli monetari) o riservate al calcolo delle distanze e dette di rilevamento topografico. Gilberte Périer, sorella di Pascal, ne colse l’eccezionalità già ai suoi tempi, scrivendo: «Quest’opera è stata considerata una novità assoluta per aver ridotto a macchina una scienza che risiede interamente nella mente e per aver trovato il modo di eseguire tutte le operazioni con assoluta certezza, senza bisogno di ragionamenti».

Blaise Pascal, Pascaline, macchina per il rilevamento topografico. Stima: 2 milioni - 3 milioni di euro. © Christie’s images Limited 2025
Delle Pascaline esistenti, solo nove esemplari sono sopravvissuti al tempo, tutti conservati gelosamente in musei di prestigio come il Clermont-Ferrand, a Dresda, nella collezione IBM a Bonn e al Musée des Arts et Métiers di Parigi. Tuttavia, una di esse è tornata oggi al centro dell’attenzione del mondo collezionistico, unico esemplare ancora in mano a privati e, ancor più sorprendente, unico modello conosciuto dedicato all’agrimensura, ovvero il rilevamento topografico. Nonostante i suoi oltre 350 anni, le ruote a 10, 6 e 12 raggi sono ancora funzionanti, testimoniando l’incredibile maestria con cui fu costruita. L’esemplare sarà compreso nella vendita La bibliothèque Léon Parcé. Quest’ultimo era un celebre bibliofilo e collezionista, appassionato dell’opera di Pascal, tanto da averne raccolto i testi più rari, inclusa una prima copia dei Pensées, stimata tra 200mila e 300mila euro. Quindici volumi di Blaise Pascal saranno proposti insieme ad opere di Cartesio, Newton, Montaigne e Anna di Francia, duchessa del Bourbonnais e d'Auvergne, i cui Enseignements à sa fille, (Susanne de Bourbon) costituiranno un altro lotto di punta dell’asta (150mila-250mila euro).
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