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L’Arroseur Arrosé (l'irrigatore irrigato), Cinématographe Lumière: locandina di Marcellin Auzolle (1895)

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L’Arroseur Arrosé (l'irrigatore irrigato), Cinématographe Lumière: locandina di Marcellin Auzolle (1895)

La rivoluzione si fa anche al cinema

Si conclude il 21 settembre la campagna da 20 milioni di euro che ha riportato il pubblico nelle sale

Veronica Rodenigo

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«Chi ride al cinema non guarisce dalla lebbra, ma per un’ora e mezza non ci pensa», ha detto una volta Jim Carrey. La magia della sala buia e del crepitio della pellicola hanno la capacità di farci dimenticare, per un po’, tutti i nostri problemi, di calarci in mondi sconosciuti e di aprirci nuovi orizzonti. Ultimamente però, complice la pandemia, la gente sembrava aver perso, in certa misura, l’abitudine e la consuetudine ad andare al cinema. Ma ora questo trend negativo ha decisamente invertito rotta, grazie a una grande campagna di sensibilizzazione e avvicinamento. Si chiama «Cinema Revolution-Che spettacolo l’estate», è l’iniziativa sostenuta dal Ministero della Cultura e Cinecittà avviata l’11 giugno, si concluderà il 21 settembre.

Ideata per promuovere il ritorno del pubblico nelle sale, la campagna ha mosso un investimento di 20 milioni di euro di fondi ministeriali, riguardato 3mila schermi in tutta Italia e si è articolata su tre piani: comunicazione, biglietti scontati (3,50 euro), coinvolgimento di operatori interazionali con i loro nuovi titoli accanto a quelli italiani ed europei. Il primo bilancio di risultato, presentato durante l’80.Mostra Internazionale d’Arte cinematografica di Venezia, è stato più che positivo: 13 milioni di spettatori tra l’11 giugno e il 27 agosto (+40% rispetto al triennio 2017-19).

I dettagli dell’iniziativa sono stati annunciati in un panel, moderato da Bruno Zambardino e composto dal Sottosegretario alla Cultura Lucia Borgonzoni, il Direttore Generale Cinema e audiovisivo Nicola Borrelli e Riccardo Grassi, Head of research SWG. Secondo l’indagine «Gli italiani e il Cinema», realizzata da SWG per la Direzione Generale Cinema e Audiovisivo del Ministero della Cultura, al 31 agosto di quest’anno è stato raggiunto l’incasso registrato in tutto il 2022. Basata su un campione di 12mila intervistati (di età compresa dai 14 anni a oltre 70), la ricerca ha confermato il ritorno nelle sale cinematografiche nonostante le diffuse forme di abbonamento alle piattaforme con contenuti on demand.

Tra gli aspetti rilevanti emersi dall’indagine si evidenzia che i consumi audiovisivi sono sostanzialmente la principale attività del tempo libero dopo le attività all’aria aperta, collocandosi al primo posto tra i giovanissimi. Se nel 2019, il 55% degli intervistati diceva di essere andato almeno una volta al cinema, nel 2022 (primi 7 mesi) il dato è crollato al 36%; ma nel 2023 (gennaio-maggio) la percentuale è tornata al 47%. I cosiddetti cinefili sono pochi e sono soprattutto giovani; gli assenti sono i più anziani, i meno istruiti, ma il 76% di chi non va al cinema non guarda film neanche sulle piattaforme. Le famiglie continuano a fruire di prodotti cinematografici, ma hanno diminuito la frequenza (59%), questo dipende probabilmente dai costi.

Le famiglie sono un pubblico su cui prestare grande attenzione e vanno riportate al cinema, perché costituiscono i consumatori di oggi e di domani. L’autunno lascia intravedere un ritorno allo scenario pre-pandemico: si stima una variazione potenziale di spettatori sul primo quadrimestre 2023 del +24%. Le persone sono tornate nella logica che si può andare al cinema, senza paura e perché l’offerta è buona. Si sceglie la visione in sala perché: è molto più coinvolgente (43%); perché è un film che va visto al cinema 31%; per la voglia di uscire e vedere persone (20%). Quest’ultimo punto mette in evidenza l’aspetto di socialità delle sale. Cruciali rimangono infine le apposite scontistiche (il prezzo ottimale del biglietto si attesterebbe attorno ai 5 euro) e il ruolo della comunicazione come dimostrato dagli ottimi risultati di Cinema Revolution.
 

L’Arroseur Arrosé (l'irrigatore irrigato), Cinématographe Lumière: locandina di Marcellin Auzolle (1895)

Veronica Rodenigo, 11 settembre 2023 | © Riproduzione riservata

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