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Leggi i suoi articoliRoma, 1 miliardo di euro per 10 anni di Art Bonus
È stato presentato a Roma il 12 novembre il bilancio dei primi dieci anni di Art Bonus, che ha raccolto in totale 1 miliardo di euro. «Il futuro della cultura nel nostro Paese è legato all’alleanza tra il pubblico e il privato. Ci sono tanti esempi virtuosi in Italia, dalla Scala di Milano all’Arena di Verona, che si sostengono più con le risorse private che con quelle pubbliche. Per cui è evidente che il mondo del privato è fondamentale. L’Italia è il Paese più bello al mondo, una superpotenza culturale», ha dichiarato durante l’apertura della cerimonia il Sottosegretario di Stato al Ministero della Cultura, Gianmarco Mazzi. In tutto nei dieci anni sono state superate le 44.300 donazioni da mecenati tra individui, aziende e fondazioni e realizzati oltre 4.150 progetti, sono invece 2.730 le raccolte attualmente aperte. Nello stesso giorno si è svolta inoltre la cerimonia di premiazione dell’ottava edizione del concorso Art Bonus, iniziativa del Ministero della Cultura e di ALES spa in collaborazione con Promo PA Fondazione. Sul gradino più alto del podio l’Accademia Carrara di Bergamo per la categoria «Beni e luoghi della Cultura», con 26.585 voti, e l’Associazione Flautisti Italiani di Baronissi (Sa) per la categoria «Spettacolo dal vivo» con 18.900 voti.
Roma, rassegnate le dimissioni di Sergio Castellitto
Il Ministro della Cultura, Alessandro Giuli, ha comunicato di aver ricevuto le dimissioni irrevocabili del Presidente della Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia, Sergio Castellitto, dichiarando a tal proposito quanto segue: «Accolgo con rammarico le dimissioni di Sergio Castellitto dalla Presidenza della Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia, esprimendo gratitudine e stima al presidente uscente. L’attività del CSC proseguirà in continuità col lavoro intrapreso dal Consiglio di amministrazione già presieduto da Sergio Castellitto». Queste invece le motivazioni della decisione maturata da Castellitto: «Semplicemente voglio tornare a fare il mio vero mestiere, che ho trascurato per più di un anno. Avrò certamente nostalgia, ma non rimpianti, perché insieme abbiamo realizzato cose di cui essere fieri. Ho visto negli occhi di molti di voi scintille di entusiasmo per esservi sentiti apprezzati e riconosciuti nelle vostre singole competenze. E questo è sia un premio che un bel ricordo. Vi ringrazio per tutto il tempo speso insieme e per i consigli che mi avete dato. So che continuerete a lavorare sulla stessa traiettoria con identica onestà».
Numerosi reperti etruschi rinvenuti sul mercato illegale
Martedì 19 novembre alle 10, nella sede del Reparto operativo del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale a Roma si svolgerà una conferenza stampa per illustrare la complessa e articolata attività di indagine svolta dai carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale - sezione archeologia, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Perugia, nell’ambito della quale sono stati sequestrati numerosi reperti archeologici in perfetta conservazione di età etrusca, ritenuti di eccezionale valore storico ed artistico. I reperti erano stati rinvenuti attraverso un’attività di scavo abusiva ed erano pronti per essere immessi nel mercato illegale.
L’Aquila, conclusa la terza edizione di Cantiere Città
Si è svolta a L’Aquila dal 13 al 15 novembre la terza edizione di Cantiere Città, il percorso che il Ministero della Cultura (Servizio VI dell’ex Segretariato generale) e la Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali dedicano alle città finaliste al titolo di Capitale italiana della Cultura. I rappresentanti di Alba, Agnone, Gaeta, Latina, Lucera, Maratea, Rimini, Treviso e dell’Unione dei Comuni della Valdichiana Senese, insieme alla vincitrice, L’Aquila, hanno discusso di rigenerazione urbana, strategie di sostenibilità dei progetti culturali e partenariati pubblico-privato. Nel programma anche due workshop sulla progettazione di festival di approfondimento culturale e sugli strumenti di fundraising, e un laboratorio sulla progettazione di servizi digitali per i luoghi della cultura. «L’Aquila oggi incarna in piena regola il processo di rigenerazione basato sulla cultura quale valore essenziale per innovare, riconnettere e rilanciare un territorio esteso come il nostro. La proclamazione del capoluogo d’Abruzzo a Capitale italiana della Cultura per il 2026 rappresenta infatti un’importantissima occasione di rilancio e di riscatto delle aree interne dell’Appennino centrale», ha commentato il sindaco de L’Aquila, Pierluigi Biondi.
Nuovo protocollo di intesa SABAP, Comune di Napoli, Università degli Studi Federico II e Arcidiocesi di Napoli
In occasione della Giornata Internazionale contro il traffico illecito dei beni culturali indetta dall’Unesco, il 14 novembre è stato presentato a Palazzo Reale a Napoli il nuovo Protocollo d’Intesa e il progetto di ricognizione per il riordino dei Beni Culturali tra SABAP per il Comune di Napoli, Università degli Studi Federico II e Arcidiocesi di Napoli. Con questo nuovo protocollo si dà avvio a un riordino dei depositi che raccontano una storia particolare del territorio Campano, quella partita dal 23 novembre del 1980, data del terremoto dell’Irpinia. «Il protocollo, spiega Luigi La Rocca, capo dipartimento del MiC, fortemente sostenuto anche dalla Procura di Napoli, ha come obiettivo lo studio, il monitoraggio e il riordino dei documenti di archivio relativi ai beni culturali di proprietà della Arcidiocesi custoditi nei depositi e la loro sistematica inventariazione e catalogazione al fine di valutare la possibilità di una futura restituzione delle opere mobili ai contesti di provenienza o, se non fosse possibile, alla loro ricontestualizzazione. Il protocollo d’intesa si inserisce nel quadro più ampio delle indicazioni delle Convenzioni Internazionali, prima tra esse la convenzione di Faro del Consiglio d’Europa del 2011, sottolineando con maggior forza il principio imprescindibile della restituzione alla collettività del patrimonio culturale mobile e immobile che non può che avvantaggiarsi della collaborazione tra gli enti preposti alla tutela di tutti i Paesi europei ed extraeuropei».
Presentato il volume fotografico «Via Appia»
È stato presentato il 14 novembre a Roma, nel Complesso di Capo di Bove, il volume fotografico Via Appia, parte del progetto «Via Appia. La strada che ci ha insegnato a viaggiare», avviato lo scorso giugno con l’inaugurazione, all’interno del sito di Capo di Bove, di una stanza immersiva che fino all’8 giugno 2025 accompagna lo spettatore in un coinvolgente viaggio lungo l’Appia Claudia, per mezzo di proiezioni su doppio schermo e di un audioracconto bilingue. Il libro presenta 41 immagini realizzate da Andrea Frazzetta per «National Geographic», come parte di una più ampia iniziativa ideata per celebrare il recente inserimento del sito seriale Via Appia. Regina Viarum nella Lista del Patrimonio Mondiale Unesco. «Questa iniziativa è un esempio di buona pratica per la fruizione e la comunicazione, tra l’altro proprio in un sito che rappresenta un po’ un cambio di paradigma nel concetto di Patrimonio Universale Unesco. Dai primi riconoscimenti di siti del patrimonio mondiale legati all’assoluta eccezionalità dello specifico monumento siamo ora passati a luoghi che sono unici ma in un senso diverso, perché sono siti diffusi. Si tratta di Patrimonio che si estende su un territorio molto ampio e non comprende soltanto il monumento in senso classico ma anche tutto quello che ruota a esso intorno e che dà a esso stesso valore e che da esso stesso è plasmato, come il paesaggio con le sue caratteristiche straordinarie che qui è perfettamente rappresentato» dichiara il direttore Generale per il Servizio III, Area Fruizione e Comunicazione, Luca Mercuri.
Operazione cariatide: 2.100 opere d’arte contemporanea false recuperate dai carabinieri
Presentate l’11 novembre i risultati dell’Operazione Cariatide, che vede indagati 38 soggetti per i reati di concorso in ricettazione, falsificazione e commercializzazione di beni d’arte e che ha portato al sequestro di oltre 2.100 opere di arte contemporanea che, se immesse sul mercato, avrebbero comportato un danno economico superiore ai 200 milioni di euro. Le opere false recuperate rimandano a nomi di artisti di fama internazionale, tra i quali: Amedeo Modigliani, Andy Warhol, Banksy, Pablo Picasso, Joan Mirò, Arman, Francis Bacon, Wassily Kandisky, Gustav Klimt, Henry Moore, Haussmann, Tapies, Jean-Paul Riopelle, Twombly, Wilfredo Lam, Mare Chagall, Monet, De Chirico, Giacometti, Aubertin, Mituraj, Afro, Boccioni, Paul Klee, Van Gogh, Jean-Michel Basquiat, Vasarely, Pollock, Haring, Hopper, Death Nyc, Renato Guttuso e Salvador Dalì. Il recupero è il risultato di numerosi sequestri effettuati in Italia, Spagna e Belgio. «La ricostruzione della filiera dei falsificatori ha permesso di accertare l’esistenza di una fitta rete europea, creatasi tra Spagna, Francia e Belgio, composta da soggetti dediti a tali lavorazioni i quali, una volta prodotto l'oggetto d'arte falso, provvedevano ad accordarsi con diverse case d'asta italiane, alcune delle quali compiacenti per la successiva pubblicazione alla vendita. In particolare erano state esitate in una casa d'aste pisana per la somma di circa 4.000 euro cadauna tre opere degli artisti Vasilij Kandisky, Paul Klee e Piet Mondrian, le cui opere vengono battute solitamente ne.lle aste internazionali per decine di milioni di euro. L’illecita attività degli indagati si era incentrata principalmente sulle opere degli artisti Andy Warhol e Banksy, attualmente tra i più importanti esponenti della street art contemporanea. I soggetti coinvolti avevano organizzato una mostra con opere di Banksy a Mestre e Cortona, esponendo le opere in spazi ufficiali presso prestigiose sedi e pubblicandone un catalogo», spiegano dal Ministero della Cultura.
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