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L’altro Seicento napoletano

Luisa Martorelli

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Esito brillante di una tesi di laurea magistrale, la monografia di Roberta Bellucci mette a fuoco vita e regesto delle opere di Andrea Malinconico (1635-98), offrendo un contributo importante rispetto al panorama, poco scandagliato, dei pittori attivi a Napoli alla seconda metà del XVII secolo. Per dirla con le parole di Stefano Causa, Malinconico rientra nell’«altro Seicento», volendo sottolineare con questa espressione la serie di esperienze figurative che, alla fine degli anni Cinquanta, segnano un’alternativa al Barocco dirompente di Luca Giordano. Con Malinconico ne fanno parte artisti come Francesco Di Maria, Giacinto de’ Popoli, Carlo Rosa, Agostino Beltrano, Nicola Vaccaro, Giacomo Farelli e altri.

Andrea Malinconico e il secondo Seicento a Napoli di Roberta BellucciLa pittura di Malinconico, fatta di disegno e composizioni chiare e pacate, s’imprime dell’influenza di Stanzione, di Vaccaro e del linguaggio arioso di Giordano. Le opere accertate del regesto sono le tele per il monastero di Suor Orsola Benincasa, sul finire del 1660 («San Giuseppe con Bambin Gesù» e «San Gaetano da Thiene scrive la regola») e la serie di dipinti realizzati per la chiesa di Santa Maria dei Miracoli, dove lavora in collaborazione col figlio Oronzo. Questo ciclo decorativo, compiuto tra il 1677 e il 1688, si ripartisce nelle tele della controfacciata, del soffitto, lungo le cappelle laterali e della navata principale, con otto tele ricordate da De Dominici come «le più belle pitture di questo Autore». Tra le opere della maturità è stata identificata recentemente la tela di «San Filippo e Giacomo» (1695) della chiesa della Madonna delle anime del Purgatorio a Villaricca, mentre tra quelle opere restituite a Malinconico, il «Matrimonio mistico di santa Caterina» sbaraglia definitivamente un’infondata attribuzione al pittore settecentesco Lorenzo De Caro.  

Andrea Malinconico e il secondo Seicento a Napoli
di Roberta Bellucci
160 pp., ill.
Arte’m Editore
Napoli 2016
€ 30,00

Luisa Martorelli, 25 luglio 2016 | © Riproduzione riservata

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