Image

Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine

Image

L’art advisor Lisa Schiff sconterà una pena di 30 mesi per truffa

Image

L’art advisor Lisa Schiff sconterà una pena di 30 mesi per truffa

L’art advisor delle celebrità Lisa Schiff andrà in carcere per truffa

La caduta della consulente newyorkese per collezionisti d’élite, condannata a 30 mesi di reclusione

Lisa Schiff, un tempo figura di spicco della scena artistica newyorkese e consulente di celebrità di Hollywood e facoltosi collezionisti, è stata condannata a due anni e mezzo di reclusione per aver frodato i clienti della sua società di consulenza artistica, sottraendo loro milioni di dollari. Il tribunale le ha inoltre imposto il pagamento di una confisca pari a 6,4 milioni di dollari e un risarcimento di 9 milioni di dollari nei confronti delle vittime. La vendita di oltre 200 opere appartenenti alla sua collezione personale presso la casa d’aste Phillips è stata stimata in circa 2 milioni di dollari.  

Secondo quanto riferito dal Dipartimento di Giustizia, dietro la patina di una carriera brillante e prestigiosa nel mondo della consulenza artistica, Schiff ha orchestrato una frode ai danni di un artista, dell’erede di un artista, di una galleria e di almeno dodici clienti, sottraendo loro tra il 2018 e il 2023 circa 6,5 milioni di dollari. Lo scorso ottobre Schiff si è dichiarata colpevole dell’accusa di frode telematica, un reato che prevede una pena massima di vent’anni di reclusione. La sua ammissione di colpevolezza riguardava transazioni relative a circa 55 opere d’arte.  

In alcuni casi, Schiff ha venduto opere appartenenti ai suoi clienti senza informarli della cessione né versare loro i proventi. In altre circostanze, ha assicurato ai clienti che avrebbe acquistato opere per loro conto, senza tuttavia portare a termine la transazione, appropriandosi invece delle somme versate per finanziare spese personali e aziendali. Per mantenere in piedi il suo inganno, utilizzava il denaro di un collezionista per saldare il debito con un altro, rassicurando clienti storici e amici sulla prossima erogazione dei pagamenti. Tuttavia, il meccanismo è crollato nel maggio del 2023, poco prima di Frieze New York e delle aste primaverili più attese, uno dei momenti cruciali per il mercato dell’arte cittadino, quando Schiff ha ammesso le proprie colpe a diversi clienti.  

Quell’anno Schiff si è trovata a dover affrontare cause legali intentate da due ex clienti. L’ereditiera del settore immobiliare Candace Carmel Barasch e il collezionista Richard Grossman l’hanno accusata di averli defraudati di 1,8 milioni di dollari provenienti dalla vendita del dipinto «The Uncle 3» (2019) di Adrian Ghenie, battuto all’asta nel 2022 presso Sotheby’s Hong Kong. In seguito Barasch ha intentato un’altra causa insieme al marito, Michael, sostenendo che Schiff avesse utilizzato 6,6 milioni di dollari della coppia per finanziare il proprio «lussuoso stile di vita» anziché acquistare opere d’arte per loro conto.  
«Ti trasformi in una menzogna, ha dichiarato lo scorso febbraio Schiff al “New York Times”, nella sua prima intervista pubblica da quando sono emersi i suoi problemi legali. Era diventato tutto troppo grande e io ero terrorizzata. Ho un figlio e continuavo a ripetermi: “Non posso essere una criminale. Non mi sono mai permessa di pensare che stessi commettendo un reato».

Alcune delle sue vittime però non concordano con questa autoassoluzione. Secondo loro Schiff aveva già considerato l’ipotesi di assumersi la responsabilità delle proprie azioni nel 2020, durante un periodo trascorso in riabilitazione, ma alla fine non si è consegnata volontariamente alle autorità fino al maggio del 2023. Inoltre è stata accusata di non aver collaborato pienamente con gli ex clienti che stanno cercando di recuperare il denaro perduto. In una dichiarazione pesantemente censurata per proteggere l’identità dell’autore, ma con dettagli che suggeriscono possa essere stata scritta da Barasch, si legge che Schiff non ha rispettato l’impegno di fornire le informazioni necessarie a rintracciare le opere scomparse e i fondi sottratti. «A dire il vero, ha scritto l’ex cliente, la sua persistente mancanza di collaborazione ci fa sospettare che abbia rubato e malversato somme ben superiori a quelle che siamo riusciti a individuare finora e che stia ancora cercando di occultarle».  

Schiff dovrà presentarsi per l’inizio della sua pena detentiva, della durata di 30 mesi, entro il 1° luglio. «Questo è stato un periodo difficile, emotivamente estenuante e profondamente doloroso per tutti coloro che sono stati coinvolti in questa vicenda, sia per Lisa che per le vittime, ha dichiarato Randy Zelin, avvocato di Schiff, in una nota rilasciata a “The Art Newspaper”. I prossimi passi saranno volti a rimettere Lisa sulla strada del riscatto. Ora ha l’opportunità di scrivere il prossimo capitolo della sua vita».

Carlie Porterfield, 20 marzo 2025 | © Riproduzione riservata

Altri articoli dell'autore

Da 200 milioni a oltre 1 miliardo di dollari (500 milioni per il solo Vermeer): com’è variato nei decenni il valore stimato delle 13 opere sottratte nel museo di Boston il 18 marzo 1990 e mai più ritrovate

Il lotto principale dell’asta newyorkese di maggio è un dipinto dell’amico intimo dell’artista Kenneth Noland

La città vuole distruggerlo per far posto ad alloggi a prezzi accessibili. Per gli attivisti il giardino è una «scultura fisica e sociale» protetta. Per preservarlo scendono in campo anche Martin Scorsese, Robert De Niro e Patti Smith 

La vendita è la prima del suo genere a essere organizzata da una grande casa d'aste

L’art advisor delle celebrità Lisa Schiff andrà in carcere per truffa | Carlie Porterfield

L’art advisor delle celebrità Lisa Schiff andrà in carcere per truffa | Carlie Porterfield