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Opera - Seduta Aqva - Installazione “Tra i Giardini Segreti” - Studio Sartogo Architetti - Galleria Borghese foto Archivio Sartogo

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Opera - Seduta Aqva - Installazione “Tra i Giardini Segreti” - Studio Sartogo Architetti - Galleria Borghese foto Archivio Sartogo

L’arte contemporanea risveglia un giardino segreto di Galleria Borghese

Al Giardino de’ Melangoli, Sartogo Architetti intreccia storia e contemporaneità con un progetto visitabile fino a fine dicembre

Ludovica Zecchini

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Non impone, non spiega. Invita il corpo a entrare nello spazio, gli occhi a decifrare forme e colori, il pensiero a muoversi tra memoria e invenzione. È così che il progetto Tra i giardini segreti realizzato da Studio Sartogo Architetti, Nathalie Grenon Sartogo ed Elica Sartogo, restituisce una nuova percezione del Giardino de’ Melangoli, nel cuore della Galleria Borghese di Roma.

L’installazione è stata presentata per la prima volta al MAXXI, all’interno della mostra Giardino all’Italiana, da maggio a settembre 2025. In quell’occasione il progetto ha trovato una prima forma espositiva, per poi tornare oggi nel luogo che ne ha ispirato la genesi: Villa Borghese. Qui la collezione Giardino all’Italiana si confronta direttamente con il paesaggio storico da cui trae origine, instaurando un dialogo serrato tra spazio museale e giardino reale.

Già noto nei documenti storici come “Giardino Vecchio”, il Giardino de’ Melangoli è il primo dei Giardini segreti di Galleria Borghese, insieme a quelli dell’Uccelliera e della Meridiana. Deve il suo nome ai caratteristici e profumatissimi alberi di melangolo – l’arancio amaro – che ne scandiscono uno dei lati, definendone l’identità botanica e simbolica. Lo spazio precede gli interventi di Scipione Borghese, che sarà il cardinale, animato dal gusto e dalla raffinata cultura del Seicento, a conferirgli l’assetto ancora oggi riconoscibile: un rigoroso impianto geometrico scandito da fondali prospettici, nicchie, festoni, cornici e rilievi. I 144 agrumi in vaso – spesso specie rare – evocano il mito del Giardino delle Esperidi, mentre la Fontana dell’Aquila, aggiunta nel 1776, completa l’insieme con la sua presenza marmorea, siglando l’equilibrio tra natura, simbolo e architettura.

Opera - Seduta Pummarola - Installazione “Tra i Giardini Segreti” - Studio Sartogo Architetti - Galleria Borghese foto Archivio Sartogo

Colonna Roseto - Installazione “Tra i Giardini Segreti” - Studio Sartogo Architetti - Galleria Borghese foto Archivio Sartogo

È in questo contesto che si inserisce Tra i giardini segreti. Le opere-sedute, realizzate in terracotta invetriata e finemente dipinta a mano, plasmano lo spazio e la percezione del luogo. Siepe, Pummarola, Aqva, Aqva e Siepe e la Colonna Roseto instaurano un dialogo compositivo tra corpo e paesaggio, tra materia e spazio, dissolvendo ogni confine tra osservatore e opera, tra esperienza sensoriale e riflessione concettuale.

L’asse-seduta Aqva, articolata attorno alla fontana quadrilobata, assume la valenza di elemento cardinale della progettazione, evocando simbolicamente vita e fertilità, mentre la Colonna Roseto, posta lungo l’asse prospettico principale in corrispondenza dell’antico roseto, attraverso le sue cromie – rosso, rosa e verde – codifica il simbolismo della Rosa, Regina dei Fiori, sublimando la sinergia tra estetica cromatica, composizione spaziale e pregnanza poetico-simbolica.

La passeggiata si trasforma così in un’esperienza percettiva sottile e stratificata: il profumo degli agrumi, il tatto della terracotta, la luce che filtra tra le foglie costruiscono una relazione sensoriale tra passato e presente, senza forzature né sovrapposizioni. L’intervento contemporaneo diventa strumento di attenzione, capace di rallentare lo sguardo e affinare l’ascolto del luogo. Suggerendo pause e soste , invitando a osservare da angolazioni inedite la struttura del giardino, la vegetazione e gli apparati decorativi.

A completare il progetto, il volume-catalogo Giardino all’Italiana, con prefazione del Ministro della Cultura Giuli, disponibile presso il bookshop della Galleria Borghese e online per De Luca Editori d’Arte, estende l’esperienza oltre i confini fisici del giardino.

Ludovica Zecchini, 14 dicembre 2025 | © Riproduzione riservata

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