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Le Serre Liberty di Villa Litta

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Le Serre Liberty di Villa Litta

Le Serre Liberty di Villa Litta custodiscono una collezione di orchidee di 2.800 esemplari rari

All’interno delle Serre Liberty di fine Ottocento nel Parco storico di Villa Visconti Borromeo Litta di Lainate è custodito un progetto botanico di eccezionale valore scientifico e culturale

Lara Manfreda

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All’interno delle Serre Liberty di fine Ottocento nel Parco storico di Villa Visconti Borromeo Litta di Lainate è custodito un progetto botanico di eccezionale valore scientifico e culturale: la conservazione e valorizzazione di una delle più rilevanti collezioni di orchidee a livello nazionale. Grazie alla collaborazione tra il Comune di Lainate e l’Associazione Lombarda Amatori Orchidee APS (ALAO), è stato possibile accogliere e preservare una collezione storica di oltre 2800 esemplari di orchidee rare, appartenuta a uno dei fondatori dell’associazione, oggi scomparso. Un patrimonio botanico unico, che include specie premiate, in molti casi ultratrentennali, alcune delle quali estinte in natura o a grave rischio di scomparsa. Il progetto si inserisce in un contesto di straordinaria bellezza e valore storico, rendendo le Serre di Villa Litta non solo un luogo di esposizione, ma anche un centro di studio e divulgazione scientifica per botanici, tassonomi e ricercatori. La collezione rappresenta un esempio concreto di come la biodiversità e la conservazione genetica possano trovare spazio all’interno di una cornice accessibile ed aperta al pubblico.

La collezione comprende numerose specie di orchidee, con una significativa presenza di esemplari appartenenti, tra le altre, ai generi Aerangis, Angraecum, Anguloa, Aspasia, Barbosella, Bifrenaria, Barkeria, Coelogyne, Dendrobium, Dendrochilum, Epidendrum, Gongora, Jumellea, Maxillaria, Mediocalcar, Neofinetia, Oncidium, Odontoglossum e Stanhopea. Il cuore della collezione è rappresentato da pregiati esemplari di Cattleya, Bulbophyllum, Paphiopedilum e Phragmipedium. Meritano una particolare menzione alcuni esemplari di Mexipedium xerophyticum, di grande valore botanico, e Cattlianthe Porcia Cannizzaro, considerato uno tra gli ibridi più affascinanti mai ottenuti dall’uomo, oggi praticamente introvabile sul mercato. Accanto alla collezione orchidacea, le Serre ospitano anche una esposizione di cactus e piante succulente provenienti dal continente americano – in particolare da Stati Uniti (California), Messico e America Centrale. Tra le varietà più curiose e affascinanti: Mammillarie, con fioriture frequenti a corona in diverse sfumature di rosa; Ferocactus, maestoso e longevo, capace di fiorire dopo decenni; Gymnocalycium, dalle forme sferiche e dai fiori a imbuto dai colori intensi; Euphorbia, con infiorescenze uniche e un sistema di dispersione dei semi sorprendente; Agave, pianta ornamentale e multifunzionale, dalla quale si ricava anche uno sciroppo naturale; Echinocereus, tra i cactus più spettacolari per varietà di fioriture, dai colori vivaci e duraturi, capaci di adattarsi a climi estremi fino a 8000 metri di altitudine.

L’intera esposizione è pensata come un giardino vivente, un laboratorio a cielo aperto in cui la ricerca incontra l’arte del paesaggio, dove appassionati, famiglie e studiosi possono immergersi nella bellezza e nella complessità del mondo vegetale. Le Serre si inseriscono all’interno di un ampio parco storico, un polmone verde che alterna geometrie all’italiana a suggestivi scorci romantici, arricchito da fontane, carpini secolari e 56 specie di alberi storici. Attualmente, all'interno dei suggestivi giardini all’Italiana del Ninfeo di Villa Litta, sono in corso importanti lavori di manutenzione e riqualificazione del verde. In particolare, si sta procedendo alla sostituzione di circa 70 metri lineari di siepe di Buxus Pumila, gravemente compromessa dall’attacco della Piralide del bosso, che quest’anno si è rivelata particolarmente aggressiva. Per garantire continuità estetica e resistenza nel tempo, la vecchia siepe verrà sostituita con esemplari di Ilex Crenata, una specie molto simile al bosso per forma, ma non soggetta agli attacchi di questo insetto parassita.

La nuova siepe sarà inoltre dotata di un moderno impianto di irrigazione ad ala gocciolante, collegato al sistema già esistente nel Ninfeo, e il terreno verrà opportunamente sistemato per favorire una crescita sana e duratura delle nuove piante.

Il sistema delle serre nell’Ottocento | cenni storici

Nel Parco di Villa Visconti Borromeo Litta, fin dalla prima metà del XVIII secolo, era presente un complesso sistema di serre calde e fredde, che ospitavano essenze esotiche ed orchidee. Oggi restano solo alcune strutture: due Orangeries in muratura a nord del parco e, a ovest, le grandi serre in ferro e vetro in stile Liberty risalenti al 1837. Dopo l’acquisizione della villa da parte della famiglia Weill Weiss nel 1872, vennero apportate modifiche alla struttura con un ampliamento tra il 1892 e il 1898 realizzato dalla ditta Riccardi Pietro di Rivoli, ispirandosi a modelli diffusi in Inghilterra e Paesi Bassi. Nel 1932, la famiglia Toselli, già attiva nella coltivazione di orchidee in Belgio, acquistò la villa e proseguì l’attività a Lainate fino alla fine degli anni Sessanta. A causa di difficoltà economiche, nel 1971 la proprietà venne acquistata dal Comune di Lainate. Le serre, fortemente ammalorate, sono state oggetto, a partire dal 2015, di un attento progetto di recupero filologico cofinanziato da Fondazione Cariplo. Dal 2016 sono aperte al pubblico e visitabili la terza domenica del mese.

 

Lara Manfreda, 06 ottobre 2025 | © Riproduzione riservata

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