Possono ancora esistere «cose mai viste» di un fotografo così importante come Gianni Berengo Gardin? Sì. Soprattutto se a scandagliare il suo archivio è la cura filiale di Susanna Berengo Gardin che, nel 2023, ha selezionato insieme l padre 114 immagini, delle quali solo cinque erano già state pubblicate in precedenza. Questa selezione ha dato vita al libro Cose mai viste. Fotografie inedite, pubblicato dalla casa editrice Contrasto, presentate con una prima mostra al Ma.Co.F di Brescia lo scorso anno, e quest’anno proposte con una nuova selezione nella mostra che fino al 15 settembre si può visitare nelle Sale d’Arte di Alessandria, a cura di Giovanna Calvenzi e della stessa Susanna Berengo Gardin.
Le circa 60 foto inedite in esposizione sono dedicate prevalentemente agli uomini e alle donne che l’obiettivo gentile di Berengo Gardin (Santa Margherita Ligure, 1930) ha incontrato nel corso del suo lavoro. Immagini mai stampate né pubblicate prima, che costituiscono un viaggio nel suo archivio dal 1954 al 2023. Le città attraversate e raccontate dall’obiettivo del fotografo sono disperse, oltre che nel tempo, nello spazio (Francia, Regno Unito, Stati Uniti, Croazia, Ungheria, Spagna, Norvegia, Russia, Cina, Giappone). Berengo Gardin racconta che «non conta ‘come’ si fotografa ma quello che si fotografa».
Ça va sans dire, le sue fotografie sono ben più di una mera testimonianza di vite e tempi: sono immagini della sua capacità (a tratti ironica) di raccontare persone ed eventi con empatia, saggezza e abilità compositiva. Nel 1970, per il suo libro L’occhio come mestiere, l’amico fotografo Cesare Colombo gli consigliava di avere «due occhi come mestiere, uno da strizzare al cliente, mentre sarà l’altro quello più vigile e aperto». Ma Berengo Gardin nel corso della sua carriera ha saputo mostrare di essere ben in grado di tenere «aperti e vigili» entrambi gli occhi.
Chiude la mostra una sezione di fotografie di Berengo Gardin realizzate nel 1994 in occasione della rievocazione storica della Battaglia di Marengo a Villa Delavo, completamente inedita. Realizzata da Asm Costruire Insieme e dalla Città di Alessandria, con la collaborazione di Alexala Agenzia Turistica locale per la Provincia di Alessandria, l’esposizione si avvale del contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria nell’ambito del progetto «Alessandria e i grandi maestri della fotografia. La cultura per la comunità e lo sviluppo locale».