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Luisa Martorelli
Leggi i suoi articoliEra uscito da poche settimane il numero speciale di «Ricerche sull’arte a Napoli in età moderna. Scritti in onore di Giuseppe De Vito 2014», dedicato ai 90 anni del fondatore della rivista quando abbiamo appreso della scomparsa dell’ingegner De Vito, il 26 settembre scorso, a Firenze.
Nato a Portici (Napoli) nel 1924, ma vissuto a Milano, dove era stato imprenditore di successo per alcuni progetti nel campo della telecomunicazione, De Vito cominciò a coltivare la sua passione per il Seicento agli inizi degli anni Ottanta, esordendo anche come collezionista.
Le sue città sono state Milano e Firenze, dove si era trasferito con Margaret Barry, una cantante lirica sposata in tarda età. Outsider nel campo della storia dell’arte, deve i suoi esordi a Raffaello Causa che lo aveva incoraggiato, negli anni Settanta, ad approfondire e a pubblicare i frutti delle ricerche sul Seicento napoletano, diventando specialista del settore.
Il secondo volume di Ricerche ha ventiquattro interventi, con alcuni saggi dedicati ad artisti, come Luca Giordano e Antonio De Bellis, molto cari agli interessi specifici di De Vito. Oltre al gruppo di studiosi del comitato di redazione, hanno offerto contributi di notevole spessore Giuseppe Scavizzi, Gabriele Finaldi, Roberto Contini e Vittorio Sgarbi, mentre tra gli studiosi stranieri si contano Leticia Frutos, Vittoria Markova, Sebastian Schütze, Lothar Sickel, María Jesús Muñoz Gonzáles, Eric Schleier. Presidente della Fondazione è ora Giancarlo Lo Schiavo, che ha il compito di continuare tutte quelle attività di studio e di promozione dell’arte meridionale che confluivano in parte sostanziale, secondo le volontà espresse da De Vito, nella pubblicazione periodica della rivista.
Ricerche sull’arte a Napoli in età moderna. Scritti in onore di Giuseppe De Vito 2014, di Aa.Vv., 340 pp., ill., Arte’m, Napoli 2015, € 45,00
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