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Pieter Bruegel il Giovane, «Adorazione dei magi nella neve», Venezia, Museo Correr

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Pieter Bruegel il Giovane, «Adorazione dei magi nella neve», Venezia, Museo Correr

L’inverno al Castello del Buonconsiglio

Cinquanta opere dal Medioevo all’Ottocento, tra paesaggi, allegorie e vita quotidiana riflettono sulla stagione più fredda dell’anno

Mariella Rossi

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Le suggestioni della stagione più fredda dell’anno sono protagoniste, fino al 15 marzo, al Castello del Buonconsiglio di Trento nella mostra «L’inverno nell’arte», con una selezione di opere antiche che racconta, tra realtà e immaginario, un arco cronologico dal Medioevo all’Ottocento. Il progetto espositivo, organizzato nell’ambito del progetto culturale «Combinazioni», rientra tra le iniziative promosse a livello provinciale in occasione dei Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali di Milano Cortina 2026. Paesaggi, allegorie e vita quotidiana sono evocati attraverso dipinti, sculture, incisioni e porcellane: una cinquantina di opere complessive, articolate in otto sezioni. Il percorso di visita si apre con un’opera di rilievo internazionale: l’«Adorazione dei magi sulla neve» di Pieter Bruegel il Giovane, proveniente dal Museo Correr di Venezia. A questa si affianca una delle più celebri raffigurazioni di paesaggio innevato nell’arte europea, parte del patrimonio murale dello stesso museo trentino: la straordinaria rappresentazione del mese di Gennaio di Torre Aquila. Curiosa e affascinante per la sua intensa forza poetica, immortala per la prima volta nella storia dell’arte occidentale una battaglia con palle di neve tra nobili dame e cavalieri. Torre Aquila, antica porta-torre cittadina, è parte integrante del complesso del Castello del Buonconsiglio. Il suo celebre «Ciclo dei Mesi», affrescato sulle pareti da un artista di origine boema per volontà del principe vescovo Georg von Liechtenstein intorno all’anno 1400, è considerato un mirabile esempio del Gotico internazionale e una perfetta fotografia del mondo dell’epoca, sospeso tra faccende contadine e svaghi nobiliari. 

Le due sezioni successive si soffermano sulle diverse allegorie con cui è stato rappresentato il freddo: dai bambini che giocano a un vecchio infreddolito, fino a una donna accanto al focolare. La varietà delle opere in mostra riflette la ricchezza dei linguaggi artistici coinvolti: accanto alle porcellane di Meissen compaiono una preziosa terracotta dello scultore barocco Giovanni Bonazza e una selezione di incisioni provenienti dal Castello Sforzesco di Milano, firmate da Giulio Romano, Johann Sadeler e Antonio Tempesta. Non mancano dipinti di Vittorio Amedeo Rapous e Giuseppe Nogari. Il focus si sposta sulla pittura, e in particolare sulla scuola lombarda, nella quarta sezione, che riunisce opere di Pietro Bellotti, Giacomo Ceruti e Antonio Cifrondi, provenienti dalla Pinacoteca Nazionale di Bologna e dalla Pinacoteca Tosio Martinengo.

Particolare del Ciclo dei Mesi, Torre Aquila, Gennaio

Nella quinta sezione, dedicata alla vita quotidiana e alle tipiche attività invernali, spiccano un dipinto della cerchia di Jacopo Bassano, proveniente dal Museo di Castelvecchio di Verona, e una vivace scena di mercato invernale di Sinibaldo Scorza, concessa in prestito dalla Galleria di Palazzo Bianco di Genova. La sesta sezione, dedicata alle attività ludiche, ci conduce nel Nord Europa con le opere di Jan Wildens e Barent Avercamp. La settima è invece un omaggio alla slitta come soggetto artistico: ne sono esposte tre, tutte settecentesche e da parata. Nell’ultima sezione, infine, lo spettatore è invitato ad ammirare il paesaggio innevato, che riaffiora nelle vedute di Marco Ricci, Francesco Fidanza e Luigi Casali. Il progetto espositivo è curato dai conservatori del museo Dario De Cristofaro, Mirco Longhi e Roberto Pancheri ed è accompagnato da una pubblicazione scientifica di approfondimento. 

Il Castello del Buonconsiglio è il monumento più vasto e significativo della regione. Sorto come fortezza a partire dalla metà del Duecento, divenne in seguito dimora dei principi vescovi di Trento. Oltre alla già citata Torre Aquila, il complesso comprende diverse parti architettoniche, tra cui il nucleo più antico, il Castelvecchio, riconoscibile per la sua elegante loggia veneziana. Accanto al Castelvecchio si erge il Magno Palazzo, sontuosa residenza rinascimentale del Cinquecento voluta dal principe vescovo Bernardo Cles, che ospita la loggia affrescata da Girolamo Romanino. Oggi sede museale con oltre un secolo di storia, il Castello del Buonconsiglio custodisce un patrimonio d’arte e archeologia che abbraccia diecimila anni, dalla preistoria fino alla prima metà dell’Ottocento. Le collezioni, che comprendono dipinti, affreschi staccati, sculture lignee, bronzi, vetri, maioliche, stampe e arredi, testimoniano la storia di una terra di confine segnata da intensi scambi culturali. Il Castello del Buonconsiglio – Monumenti e Collezioni Provinciali comprende oggi altre sette sedi tra residenze di principi e vescovi, fortezze, dimore e manieri, distribuiti su tutto il territorio, dalla Valle dell’Adige alla Val di Non, alla Val di Sole e alle Valli Giudicarie. L’elenco comprende Castel Caldes, Castel Stenico, Castel Beseno, Castel Thun, Castel Valer, Palazzo Malfatti Scherer e Palazzo Taddei. In quest’ultimo, che dal prossimo anno accoglierà il Museo delle Arti Tessili, è visitabile fino al 21 dicembre la mostra «Estro ed eleganza. Tessuti alla moda nel Settecento», un percorso tra tessuti bizarre, caratterizzati da motivi astratti, stoffe a pizzo che imitano la trasparenza dei merletti, fantasie fiorite e righe verticali ispirate a una sensibilità già moderna. 

Jan Wildens, «Pattinatori sul ghiaccio. Gennaio», 1615, (particolare). Courtesy Genova, Palazzo Rosso

Mariella Rossi, 20 dicembre 2025 | © Riproduzione riservata

L’inverno al Castello del Buonconsiglio | Mariella Rossi

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