«Maid» (2016) di Max Vadukul

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«Maid» (2016) di Max Vadukul

Max Vadukul sceglie Ludmilla Voronkina Bozzetti come musa ispiratrice

Al MaXXI, «Through Her Eyes -Timeless» mostra le diverse sfaccettature delle donne

Catturando lo sguardo di Ludmilla Voronkina Bozzetti, rinomata top model e musa ispiratrice della sua ultima ricerca artistica, il fotografo e ritrattista britannico di origini indiane, Max Vadukul (classe 1961), celebra la figura della donna, esplorando la complessità e la varietà del suo universo, nella mostra «Through Her Eyes -Timeless», in mostra fino al 19 maggio nel corner del MaXXI - Museo Nazionale delle Arti del XXI Secolo di Roma, con il sostegno di Banca Ifis

Vadukul, uno dei più importanti fotografi di ritratti al mondo ha immortalato centinaia di soggetti illustri, tra cui Madre Teresa, Leonardo Di Caprio, Mick Jagger e ben 40 premi Nobel ed è stato il primo fotografo indiano ad aver scattato una copertina per American Vogue. Il suo incontro con Ludmilla Voronkina Bozzetti è avvenuto durante uno shooting per la Zero Collection dello stilista Roberto Cavalli, recentemente scomparso. «Lei era diversa, davvero diversa. Aveva una storia e un passato autentici», afferma il fotografo. Così ha iniziato a ritrarre gli sguardi e i sentimenti di Ludmilla, creando una perfetta fusione tra creatività ed emozioni. Con maestria, ha giocato con il chiaroscuro, dipingendo sul volto e il corpo di Ludmilla la sua storia e il suo passato. 

Ludmilla è un mix esplosivo di ruoli e identità: figlia, moglie, madre, seduttrice, lavoratrice. È come un caleidoscopio umano, sempre in movimento tra le diverse sfaccettature della sua personalità. A volte è assorta e distaccata, immersa nei suoi pensieri, mentre altre sprizza energia e sicurezza. Gli scatti, ambientati negli interni della villa Gattoni a Meleti, in provincia di Lodi, in uno spazio ridisegnato in chiave cinematografica dallo sguardo di Nicoletta Santoro, direttrice artistica dello shooting, sono il luogo ideale per tessere un racconto di ricordi eterni, dove Ludmilla incarna la complessità della figura femminile. Indossa un copricapo di paglia e solleva le sopracciglia in un'espressione intensa, mentre in un altro scatto, evocando l’atmosfera di un film di Tarantino, accende una sigaretta guardando fieramente nell’obiettivo. Lei, emblema della donna attraverso i secoli, personifica l'essenza della vita e il seme del futuro, perpetuamente celebrata nell'arte di Vadukul. L'energia e la forza femminile, che attraversano la storia, esplodono in questi scatti, rendendo ogni immagine un potente omaggio alla sua indomita presenza nel mondo.

«Hat Wood» (2017) di Max Vadukul

Rischa Paterlini, 06 maggio 2024 | © Riproduzione riservata

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Max Vadukul sceglie Ludmilla Voronkina Bozzetti come musa ispiratrice | Rischa Paterlini

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