Era ora che l’artista 87enne Melvin «Mel» Edwards (Houston, Texas, 1937), pioniere nella storia dell’arte e della scultura afroamericane contemporanee, facesse il suo debutto in Germania con una mostra interamente dedicatagli dopo le infinite partecipazioni internazionali a rassegne collettive di primo piano e le molte personali di alto livello in giro per i più importanti musei del mondo. A rendere giustizia alla fama dello scultore statunitense è, dal 31 agosto al 12 gennaio 2025, il Fridericianum di Kassel con la rassegna «Melvin Edwards: Some Bright Morning» curata insieme all’artista da Luise von Nobbe e Moritz Wesseler e resa possibile dal sostegno della Stiftung Stark für Gegenwartskunst di Monaco e della Hessische Kulturstiftung di Wiesbaden.
Con riferimenti a questioni, pratiche e forme del Modernismo, Melvin Edwards lavora dai primi anni Sessanta a un’opera caratterizzata da grande indipendenza e rigore. Essa comprende opere murali in rilievo saldate col metallo, i cosiddetti «Lynch Fragments», ampie installazioni realizzate con il filo spinato, figure autoportanti in acciaio, sculture monumentali all’aperto e lavori grafici di varie forme e dimensioni. Sebbene le sue composizioni possano essere collocate nell’ambito dell’astrazione, esse evocano pensieri, sentimenti e immagini direttamente collegati al contesto storico degli Stati Uniti d’America, culla del movimento per i diritti civili degli anni Cinquanta e Sessanta e terreno di lotta per l’abolizione della segregazione razziale.
I lavori di Edwards possono dunque essere letti come espressione di una consapevolezza socio-politica e culturale e di una protesta contro l’oppressione e la violenza che ancora oggi, nell’America attuale, non hanno perso la loro urgenza. Ricca di oltre 50 pezzi in prestito da importanti musei internazionali tra cui spiccano la Kunsthalle di Berna e il Palais de Tokyo di Parigi, la mostra non è solo la sua prima grande personale istituzionale in Germania ma anche in Europa, andando a inserirsi in una lunga serie di presentazioni dedicategli da tutti i più importanti musei extraeuropei soprattutto di scultura, dal Nasher Sculpture Center di Dallas (2015) al deCordova Sculpture Park and Museum a Lincoln (2022), passando per il Public Art Fund a New York (2021) e negli ultimi cinque anni da numerose importanti istituzioni sudamericane, soprattutto brasiliane, da San Paolo a Rio de Janeiro, da Salvador de Bahia a Brasilia.