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Federico Castelli Gattinara
Leggi i suoi articoliRoma. La sede è strepitosa, il Tempietto di San Pietro in Montorio progettato dal Bramante agli inizi del Cinquecento per il re di Spagna, in un cortile quadrangolare dell’ex convento oggi sede dell’Accademia di Spagna sul Gianicolo. Inaugura la sera di venerdì 22 aprile, e rimane aperta fino al 31 maggio (mar-dom ore 10-18, ingresso gratuito), l’installazione di Omar Galliani «Estasi mistica e pienezza creativa. Omaggio a Santa Teresa d’Ávila», ideata e realizzata con l’Università Roma Tre e curata da Mario Panizza e Otello Lottini, che dell’ateneo sono rispettivamente rettore e curatore della collezione d’arte contemporanea.
Sulla santa, di cui nel 2015 si è festeggiato il V centenario della nascita anche con il restauro della meravigliosa cappella Cornaro del Bernini in Santa Maria della Vittoria, l’artista emiliano opera una riflessione gettando un ponte tra mistica religiosa e potenza creativa dell’arte, nel senso di spiritualizzazione e purificazione della materia. Nasce così questa installazione site specific articolata in quattro lavori montati all’interno della cella del minuscolo tempietto, con quadri e sculture realizzati in materiali molto diversi. Tre i quadri, uno ai piedi dell’altare con un mazzo di rose, due laterali con l’immagine della santa, realizzati nel tipico stile dell’artista a matita su tavola. La freccia mistica, in legno dorato, spunta in corrispondenza del luogo del martirio dell’apostolo Pietro, la cui scultura di un anonimo maestro lombardo sembra sovraintendere dall’alto dell’altare. Due piume in marmo di Carrara, davanti alle immagini della santa, rimandano al legame tra cielo e terra, tra leggerezza dello spirito e pesantezza della materia. L’obiettivo della mostra, a detta di artista e curatori, è «di presentare al pubblico italiano l’esperienza religiosa e culturale della grande mistica spagnola del XVI secolo, nella convinzione che, nel contesto di globalizzazione e di crisi economica attuale, la sua esperienza mistico-religiosa (…) costituisca ancora una significativa risorsa culturale ed emozionale».

Omar Galliani, Estasi, matita su tavola, dittico, 70x220 cm, 2016

Omar Galliani, Nuovi Fiori, matita su tavola, 100x100 cm, 2016
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