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Caravaggio, «Giuditta e Oloferne», 1598-1602, Roma, Gallerie nazionali d’arte antica, Palazzo Barberini

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Caravaggio, «Giuditta e Oloferne», 1598-1602, Roma, Gallerie nazionali d’arte antica, Palazzo Barberini

Photoansa 2025, protagonista la mostra dedicata a Caravaggio

È stato presentato al MaXXI ieri sera, 9 dicembre, il volume che raccoglie gli eventi più rilevanti dell’anno che sta per concludersi. Tra questi spiccano i capolavori del Merisi riuniti a Palazzo Barberini

Gianfranco Ferroni

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A Roma, al MaXXI, nella serata di martedì 9 dicembre è stato presentato Photoansa 2025, in cui sono le pagine dedicate all’arte quelle che emozionano: sì, perché nel volume protagonista è la meraviglia dei capolavori di Caravaggio in mostra a Palazzo Barberini, per l’evento espositivo dell’anno del Giubileo. 

Francesca Cappelletti, direttrice della Galleria Borghese, a fianco del direttore dell’agenzia, Luigi Contu, ha detto: «Mi sento veramente legata, anche esageratamente legata, a questo artista. Quello di Caravaggio è un mondo. Se posso pensare a un momento di folgorazione, penso alla Cappella Contarelli di San Luigi dei Francesi, che è il luogo da cui è cominciata una vera rivoluzione nella storia dell'arte. Il 2025 è stato un anno segnato dalla mostra su Caravaggio».

L’esposizione «Caravaggio 2025» è stata curata da Francesca Cappelletti, Maria Cristina Terzaghi e Thomas Clement Salomon, affermandosi come un progetto tra i più importanti e ambiziosi dedicati a Michelangelo Merisi detto Caravaggio (1571-1610), con un eccezionale numero di dipinti autografi e un percorso tra opere difficilmente visibili e nuove scoperte in uno dei luoghi simbolo della connessione tra l’artista e i suoi mecenati. Riunendo alcune delle opere più celebri, affiancate da altre meno note ma altrettanto significative, la mostra ha offerto una nuova e approfondita riflessione sulla rivoluzione artistica e culturale dell’artista, esplorando per la prima volta in un contesto ampio l’innovazione che riuscì a introdurre nel panorama artistico, religioso e sociale del suo tempo. Tra le opere in esposizione il «Ritratto di Maffeo Barberini» presentato al pubblico a oltre sessant’anni dalla sua riscoperta, per la prima volta affiancato ad altri dipinti del Merisi, e l’«Ecce Homo» del Museo del Prado di Madrid, accanto ad altri prestiti eccezionali come la «Santa Caterina» del Museo Thyssen-Bornemisza di Madrid, capolavoro già nelle collezioni Barberini, e «Marta e Maddalena» del Detroit Institute of Arts, per il quale l’artista ha usato la stessa modella della «Giuditta» conservata a Palazzo Barberini, esposti per la prima volta tutti uno accanto all’altro. 

E nel MaXXI, l’amministratore delegato dell’Ansa, Stefano De Alessandri, ha ricordato anche la mostra «80 anni di storia, 80 anni di Ansa», inaugurata dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Per il presidente dell’Ansa, Giulio Anselmi, «le tante cose che trovate nel libro sono strettamente connesse agli avvenimenti di oggi, di ieri, di domani. Sono legate a tutto quello di cui sentite parlare in televisione e che leggete sui giornali, perché questo è un libro di stretta attualità».

Gianfranco Ferroni, 10 dicembre 2025 | © Riproduzione riservata

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