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Pittura antica: un settore selettivissimo

Ermanno Rivetti

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Le vendite di pittura antica di luglio a Londra hanno dato risultati contrastanti, con una forte domanda per alcuni dei lotti principali bilanciata da uno scarso appetito per opere della fascia media.

La vendita serale di Sotheby’s dell’8 luglio, dominata da opere dalla collezione di Castle Howard, ha raccolto un totale di 54 milioni di euro, entro le stime di 49-71 milioni.

Nonostante un venduto pari solo al 65% per numero di lotti, è stato smaltito l’81% per ammontare e sono stati stabiliti sei nuovi record d’artista per Lucas Cranach il Vecchio, Ferdinand Bol, John Martin, Fede Galizia, Giovanni Domenico Tiepolo e Joseph Heintz il Vecchio.

Almeno metà dei lotti non erano mai comparsi prima in asta: «Sono stati grandi risultati per dei dipinti freschi», ha dichiarato Alex Bell, il copresidente del dipartimento dipinti antichi di Sotheby’s. Circa l’80% delle opere è stato acquistato da collezionisti privati.

La vendita di Christie’s della sera seguente (il 9 luglio) ha realizzato il deludente totale di 26 milioni di euro contro stime comprese tra 44 e 66 milioni, vendendo il 65% per lotti e solo il 49% in valore.

Molte delle opere principali della serata non hanno trovato un compratore, e il ritiro di sei lotti dalla collezione Russborough House ha ulteriormente danneggiato la vendita. Il gruppo di opere, che era stimato tra i 7 e gli 11 milioni di euro e che comprendeva opere di Francesco Guardi e Peter Paul Rubens, è stato ritirato dalla vendita dalla Alfred Beit Foundation a seguito di una contestazione di Heather Humphreys, il ministro della Cultura irlandese.

Ci sono anche state note positive, tuttavia, come i record all’asta per Richard Parkes Bonington e Sebastian Vrancx.

La vendita di Bonhams ha totalizzato 1,8 milioni di euro contro stime da 3,4 a 5,6 milioni, con il 48% di venduto per lotti e il 58% in valore. Un ritratto giovanile di Giovanni Battista Tiepolo, «Ritratto di ragazza con cestino di frutta e fiori» (1720-25), stimato tra i 280 e i 420mila euro, è stato ritirato dalla vendita all’ultimo secondo.

Le quattro opere provenienti da Castle Howard sono state tutte vendute, compresa la «Veduta del Canal Grande a sud di Palazzo Foscari» di Bernardo Bellotto (1738-39), che era stata commissionata direttamente all’artista dal quarto conte di Carlisle e che ha raggiunto i 3,6 milioni di euro (stime da 3,5 a 4,8 milioni).

Il pezzo forte del gruppo era il «Ritratto di bambino in posa» di Ferdinand Bol (1652), o «l’ultimo ritratto olandese da copertina», come l’ha descritto il mercante Johnny Van Haeften. Il dipinto ha fissato il nuovo record d’asta dell’artista a 7,2 milioni di euro (stime 2,8-4,2).

I compratori asiatici si sono dimostrati molto attivi: uno di loro ha acquistato il Bol e un altro ha comprato «Natura morta con boccale da vino» di William Claesz Heda (1663) per 4,2 milioni di euro (stime 2,8-4,2).

Un altro offerente asiatico non è riuscito ad aggiudicarsi «La Bocca della Verità» di Lucas Cranach il Vecchio, (1525-28), che ha stabilito il nuovo record d’artista con un prezzo finale di 12,9 milioni di euro dopo un’accesa battaglia di offerte (stime da 8,3 a 11 milioni).

«Il mercato asiatico tende a preferire opere belle, di facile comprensione e non religiose», ha detto Andrew Fletcher, direttore vendite e responsabile d’asta senior di Sotheby’s.

La delusione della serata è arrivata quando una coppia di grandi ritratti a figura intera del terzo barone Monson of Burton e di sua moglie Elizabeth Capell, dipinti rispettivamente da Pompeo Batoni e George Romney (stime da 2,8 a 4,2 e da 1,4 a 2,1 milioni di euro) non sono riusciti a trovare un compratore.

Offerte rarefatte da Christie’s dove, a differenza di Sotheby’s, alcune delle opere migliori, tra cui il lotto di copertina di Bernardo Bellotto («Veduta di Dresda dalla riva destra dell’Elba sopra il ponte di Augusto», 1751-53 ca), sono rimaste invendute.

Sebbene il Bellotto rappresentasse una delle ultime grandi vedute dell’Europa del Nord ancora in mani private, le stime da 11 a 17 milioni di euro si sono dimostrate eccessive. Sono rimaste invendute anche tre delle quattro opere del solitamente popolare Pieter Breughel il Giovane. «Immagino perché i russi, che solitamente sostengono il suo mercato, non stanno comprando», ha detto Van Haeften.

Per fortuna c’è stata anche qualche felice eccezione: un grande El Greco, «Cristo in Croce» (databile tra il 1600 e il 1610), ha dato luogo a qualche offerta vivace ed è stato aggiudicato per 3,3 milioni di euro (stime 1,4-2,1 milioni), così come una veduta veneziana di Francesco Guardi di recente scoperta, «Il Canal Grande con San Simeone Piccolo» (anni ’70 del XVIII secolo), che ha raggiunto 2,6 milioni di euro (stime 1,4-2,1 milioni).

Un dipinto «stile Turner» di Richard Parkes Bonington, «Paesaggio costiero con pescatori davanti a una barca arenata» (1826 ca), è stato venduto per 3,5 milioni di euro (stime 2,8-4,2 milioni).

Ermanno Rivetti, 25 agosto 2015 | © Riproduzione riservata

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