«Vortex, Vierzon» (2024) di Jean-Luc Moulène

© Jean-Luc Moulène/Adagp Paris. Cortesia dell’artista e di Thomas Dane Gallery. Foto: M3 Studio Srl

Image

«Vortex, Vierzon» (2024) di Jean-Luc Moulène

© Jean-Luc Moulène/Adagp Paris. Cortesia dell’artista e di Thomas Dane Gallery. Foto: M3 Studio Srl

Prima napoletana per Jean-Luc Moulène

Alla Thomas Dane Gallery 36 opere dell’artista francese realizzate nei più vari materiali

«Parlo di immagine e oggetto, di fotografia e prodotto, entrambi trasformati. Ciò che mi interessa sono le funzioni della trasformazione. Che cos’è dunque un oggetto ordinario? Quali ordini lo organizzano, lo costruiscono e lo trasformano?». Così si interroga Jean-Luc Moulène (Francia, 1955), l’artista che fino al 14 dicembre espone per la prima volta nella sede napoletana della Thomas Dane Gallery (ma che è già alla sesta mostra con la galleria inglese). 

Intitolata «Enlightenments», con riferimento all’Illuminismo, l’esposizione presenta 36 opere realizzate con vari materiali: cartone, plastica, gesso, bronzo, zinco, alluminio, legno, ossa, filo di ferro, silicone, tessuto o cemento ornati con resina, vernice, colla, inchiostro, foglia d’argento, cera e spore di funghi. Tra queste, «Fixed Zinc, Hobart» (2021), in lega di zinco, fuso sulle rive del fiume Derwent e della Bell Bay in Tasmania, e «Vortex» (2024), che riprende e rilegge il Vesuvio, in stretta relazione con la vista che si gode dalla galleria. Alcuni lavori dell’artista, sospesi o disposti a terra e su un tavolo, tutti ordinati secondo una griglia matematica, rientrano tra quelli più recenti della serie «Opus», iniziata nel 1995. 

Si tratta di opere pensate in relazione a Napoli, di cui Moulène evoca i miti e i reperti archeologici, i monumenti, le reliquie e gli ex voto. Come in tutto il suo lavoro, gli oggetti e l’esposizione seguono rigorose regole: ogni opera, difatti, viene collocata in un’intersezione di questa griglia, consentendo all’artista di trasformare lo spazio della galleria, rendendolo simile a un terreno di ricerca archeologico. 

Olga Scotto di Vettimo, 09 dicembre 2024 | © Riproduzione riservata

Prima napoletana per Jean-Luc Moulène | Olga Scotto di Vettimo

Prima napoletana per Jean-Luc Moulène | Olga Scotto di Vettimo