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Da sinistra: Alighiero Boetti, «Piegare e Spiegare», 1990. Courtesy Martini Studio d’Arte; Lucio Fontana, «Concetto spaziale. Attesa», 1968. Courtesy Christie’s; Enrico Castellani, «Superficie nera n. 3», 1964. Courtesy Christie’s (particolari)

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Da sinistra: Alighiero Boetti, «Piegare e Spiegare», 1990. Courtesy Martini Studio d’Arte; Lucio Fontana, «Concetto spaziale. Attesa», 1968. Courtesy Christie’s; Enrico Castellani, «Superficie nera n. 3», 1964. Courtesy Christie’s (particolari)

Quotati in borsa: Boetti, Fontana e Castellani

La rubrica di «Il Giornale dell’Arte» che stabilisce i momenti cruciali delle tendenze economiche dei principali artisti presenti sul mercato italiano: Boetti ha finito la benzina, Fontana guadagna il 26,5% e Castellani è alla casella iniziale

Alberto Fiz

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Alighiero Boetti, «Piegare e Spiegare», 1990. Courtesy Martini Studio d’Arte

Alighiero Boetti. Arazzi con lettere

Il tesoretto accumulato da Alighiero Boetti (1940-94) si sta erodendo piuttosto velocemente. «Il Giornale dell’Arte» aveva già avvisato i naviganti nell’ottobre 2024, ma ora la tendenza ribassista si è stabilizzata. Almeno se il confronto viene fatto con il periodo d’oro del mercato che coincide con il biennio 2021-23 quando i prezzi erano alle stelle. Da allora la discesa è stata del 42%, a dimostrazione di quanto il mercato appaia volatile. Nel lungo periodo invece l’incremento appare comunque significativo con una crescita del 140% dal 2011 ad oggi (+9,3% all’anno), di poco superiore al trend dell’oro e della Borsa italiana. Per comprendere l’andamento di un arazzo di piccole dimensioni (23x23,5 cm) è sufficiente selezionare un soggetto proposto di frequente all’asta come «Piegare e Spiegare» e confrontare le aggiudicazioni. Si scopre che se nel 2010 valeva 15,6mila euro, il 31 maggio 2023 da Christie’s a Milano veniva pagato 88,2mila euro per poi arretrare a 50mila l’11 giugno 2025 nella vendita organizzata a Brescia da Martini Studio d’Arte. L’aspetto consolatorio è sapere che le acque si sono finalmente calmate con gli speculatori in fuga di fronte a un mercato tornato accessibile.

Lucio Fontana, «Concetto spaziale. Attesa», 1968. Courtesy Christie’s

Lucio Fontana. Tagli & buchi

Lucio Fontana (1899-1968) rimane leader indiscusso del mercato italiano anche sul fronte internazionale. Eppure, i prezzi appaiono fermi da almeno due anni e il timido tentativo di ripresa del 2021-22 non si è consolidato. Dal 2011 al 2025 il mercato è cresciuto del 26,5%, una percentuale molto inferiore rispetto alle aspettative del 2015 quando i valori veleggiavano ben oltre lo Standard & Poor’s 500. Da allora il calo è stato del 45% con prezzi attualmente assai competitivi. Basti pensare che il 9 aprile 2025, durante la vendita parigina di Christie’s, «Concetto Spaziale, Attesa» con un unico taglio su fondo bianco della dimensione di 55,5x46,2 cm, è stato venduto per 1,2 milioni di euro, aggiudicazione che riporta il calendario al 2013. E quasi dieci anni fa, il 28 giugno 2016 da Sotheby’s a Londra, un altro «Concetto Spaziale, Attese» della stessa dimensione con due tagli su fondo rosso si era imposto a 2 milioni di euro. Anche le composizioni con i buchi appaiono ribassate: il 28 maggio 2025 da Sotheby’s a Milano «Concetto Spaziale», 1966-67 di 81,2x65,4 cm è stato acquistato alle valutazioni minime ottenendo, con i diritti, 508mila euro.

Enrico Castellani, «Superficie nera n. 3», 1964. Courtesy Christie’s

Enrico Castellani. Estroflessioni

Enrico Castellani (1930-2017) è tornato alla casella iniziale. Tra i prezzi del 2011 e quelli di oggi le differenze sono minime con un incremento di appena il 13,6%, un’inezia inferiore all’1% annuo. Sono lontani anni luce i tempi in cui, tra il 2014 e il 2016, il maestro delle estroflessioni era una presenza fissa delle aste con richieste pressanti da parte del collezionismo internazionale, tra cui il patron di Prada Patrizio Bertelli. E proprio ad allora risale il suo record ottenuto durante una storica Italian Sale organizzata da Sotheby’s a Londra il 17 ottobre 2014. In quell’occasione, «Superficie bianca», 1967 di 235x279,5 cm aveva totalizzato 4,7 milioni di euro, tre volte al di sopra delle stime. Attualmente i prezzi sono estremamente contenuti e dovrebbero far gola agli acquirenti che hanno la possibilità di spendere cifre inferiori anche del 60% rispetto a una decina d’anni fa. Il 28 maggio 2025 da Christie’s a Parigi una storica «Superficie nera» del 1964 che misura 100x70 cm ha cambiato proprietario per 289mila euro. Un’altra «Superficie nera» del 1961 di 79x98,5 cm aveva invece fatto fermare il martello del banditore a 874mila euro. Ma questo accadeva da Sotheby’s a Londra il 17 ottobre 2014.

Le analisi e i dati sono curati da Roberto Capitanio in esclusiva per «il Giornale dell’Arte».

Attenzione. Gli indici mettono a confronto l’andamento degli artisti negli ultimi 15 anni rispetto a un particolare segmento del loro mercato (viene calcolata la media dei valori considerando i risultati delle case d’asta italiane e internazionali) con l’oro, la Borsa italiana (Ftse Mib) e la Borsa americana (Standard & Poor’s 500).  

Alberto Fiz, 02 agosto 2025 | © Riproduzione riservata

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