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Erica Roccella
Leggi i suoi articoliL’anno di grazia 2025, quello della ripresa del mercato dell’arte. E con una bella sfilza di record di categoria, tutti concentrati da gennaio a dicembre – che ben esemplificano anche il concetto di artificazione, senza limiti tra dipinti, oggetti di lusso, design. Ebbene: è record assoluto per un’opera di arte moderna all’incanto, il «Ritratto di Elisabeth Lederer» di Gustav Klimt, che da Sotheby’s New York, a novembre, faceva la storia con un’aggiudicazione monstre da 236,4 milioni di dollari. Ritrae Elizabeth Lederer, figlia dell’industriale August Lederer e di sua moglie Serena, i più importanti mecenati di Klimt. L’artista viennese impiegò circa due anni (dal 1914 al 1916) a portarlo a termine, non era mai soddisfatto, tanto che la committente, Serena, fu costretta a caricare la tela sulla sua auto e sfrecciare via, lontana dall’atelier. E dai continui ripensamenti di Klimt. «Klimt è uno di quei rari artisti la cui magia è tanto potente quanto universale», lo dichiarava Helena Newman, Chairman of Impressionist and Modern Art Worldwide & Chairman of Sotheby’s Europe, alla vigilia dell’asta della Leonard A. Lauder Collection, la collezione del presidente emerito di Estée Lauder, da cui il dipinto proviene. «Fin dall’annuncio, questo capolavoro ha suscitato un'ondata di amore e ammirazione da tutto il mondo, manifestata a New York dalle decine di migliaia di persone che sono venute al Breuer Building per ammirarlo». Nota a margine: dall’alto dei suoi 236,4 milioni, è stata ovviamente anche l’opera più costosa di tutto il 2025, nonché la seconda cifra più alta mai vista sui rostri, dietro soltanto all’imprendibile «Salvator Mundi» di Leonardo da 450,3 milioni (Christie’s 2017).
Courtesy of Sotheby's
Cambio netto di categoria, c’è la Birkin originale tra le superstar delle salesroom, il prototipo Hermès in pelle nera donato alla divina Jane Birkin dopo una conversazione che cambierà per sempre la storia delle borse di lusso. La storia è questa: nel 1984, la cantante e attrice Jane, in compagnia della figlia Charlotte, incontrava su un volo Parigi-Londra l’allora direttore artistico di Hermés, Jean-Louis Dumas. Dopo che l’inseparabile cestino della celeb si riversò inavvertitamente su Dumas, Jane spiegò di trovarlo più funzionale delle borse tradizionali, sempre troppo piccole, poco pratiche, di certo non adatte ad affrontare la frenesia del quotidiano. Detto, fatto: una nuova borsa estremamente capiente veniva consegnata a Jane entro la fine del 1985. The Original Birkin, il punto di partenza di tutta la serie che prenderà il nome della sua musa sbarazzina; e che esattamente quarant’anni più tardi passerà sotto il martello, dritta al record di 8,6 milioni di euro (circa 10 milioni di dollari), acquistata dalla società di Tokyo Valuence Japan Inc. «È incredibile», ha commentato Morgane Halimi, Global Head of Handbags and Fashion di Sotheby’s, «che una borsa inizialmente progettata da Hermès come pratico accessorio per Jane Birkin sia diventata la borsa più desiderata della storia». La più desiderata, la più rara. Da quest’anno, anche la più costosa.
The Original Birkin. Courtesy of Sotheby's
Parentesi fumetti, un altro record mondiale: a Dallas, da Heritage Auctions – la casa d’aste regina d’incassi per cimeli sportivi, cinematografici, e non solo – la primissima edizione di Superman del 1939 ha trovato un nuovo acquirente per 9,1 milioni di dollari. «È una pietra miliare nella storia della cultura pop», ha dichiarato a caldo Lon Allen, Vicepresidente di Heritage Auctions. «Questa copia non solo è in condizioni senza precedenti, ma ha anche una storia degna di un film». E in effetti, ad affidarla alla vendita alla maison americana sono stati tre fratelli della California settentrionale: «Mentre facevano l'inventario degli effetti personali, nella loro casa di famiglia», spiega il comunicato della casa d’aste, «hanno scoperto che la madre defunta aveva conservato per decenni una serie di vecchi fumetti, nascosti in una soffitta sotto strati di giornali sbiaditi e ragnatele». Tra questi, il Superman da record, che schizza senza sforzo al primo posto della classifica mondiale. Con tanti saluti ai 6 milioni di «Action Comics», vale a dire la primissima comparsa di Superman nei fumetti, in vetta dal 2024.
Superman No.1, HeritageAuctions/HA.com
Chiude il design. Già a giugno, il «Grand Rhinocrétaire II», realizzato nel 2003 da François-Xavier Lalanne, raggiungeva da Sotheby’s il prezzo straordinario di 16,4 milioni di dollari, oltre cinque volte la stima bassa iniziale. Poi, a dicembre, l’affondo definitivo: sempre da Sotheby’s, sempre a New York, un «Hippopotame Bar» fissava un nuovo record assoluto per un’opera di design mai transitata all’incanto: ben 31,4 milioni di dollari per l’iconico esemplare, monumentale e giocoso insieme, emblema di quella stravaganza funzionale che sigilla lo stile Lalanne. Appartenne alla collezionista e filantropa Anne Schlumberger, di cui l’«Hippoptame Bar» incarnava «il senso di meraviglia, l’umorismo, il suo amore per la vita». Insieme alle lampade iconiche di Tiffany Studios, ha dato spettacolo, quest’anno, tra i grattacieli di New York.
Gustav Klimt, Porträt der Elisabeth Lederer (Portrait of Elisabeth Lederer). Courtesy of Sotheby’s
Francois Xavier Lalanne, Hippopotame Bar, piece unique. Courtesy of Sotheby's
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