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Davide Landoni
Leggi i suoi articoliUn’asta vivace e molti risultati sopra le aspettative. La vendita serale di Christie’s dedicata al XX/XXI secolo, andata in scena mercoledì 15 novembre, a Londra, nel pieno della Frieze Week, ha registrato un totale di 142,9 milioni di dollari. È il miglior risultato per questa sessione dal 2018 e un segnale incoraggiante in un mercato che, negli ultimi mesi, ha mostrato più incertezze che slanci. Peter Doig è stato il protagonista della serata. Il suo dipinto Ski Jacket (1994), partito con una stima tra 6 e 8 milioni di sterline, ha generato una lunga battaglia di rilanci prima di essere battuto per 14 milioni di sterline (19 milioni di dollari). Un risultato calorosamente celebrato in sala, anche se lontano dal record personale dell’artista (40 milioni di dollari). Ad aggiudicarselo è stato il collezionista canadese François Odermatt, presente fisicamente all’asta.
Non è stato però l’unico momento clou. Il trittico Dancing Ostriches from Walt Disney’s Fantasia (1995) di Paula Rego, l’opera più imponente dell’artista mai apparsa in asta, ha stabilito un nuovo record per la pittrice con 4,6 milioni di dollari, superando il precedente del 2023. Bene anche Suzanne Valadon, e gli artisti viventi Annie Morris ed Esben Weile Kjær, che hanno aggiornato i loro top price, rispettivamente con Deux nus ou Le bain (1923), 1,3 milioni di dollari; Bronze Stack 9, Copper Blue (2015), 644,7 mila dollari; e Aske and Johan upside down kissing in Power Play at Kunstforeningen GL STRAND (2020), 33,9 mila dollari. Aggiudicazione che hanno contribuito a generare un complessivo +33% sul totale rispetto al 2024 e addirittura del +83% rispetto al 2023, guardando agli stessi appuntamenti. Da segnalare che la maison ha però conservato diversi lotti per quest'asta, rinunciando alla vendita di giugno.

Paula Rego, Dancing Ostriches from Walt Disney’s Fantasia (1995). Courtesy of Christie’s
Tra gli altri risultati notevoli, La voix du sang (1947) di René Magritte è stato conteso tra sala e telefoni fino a raggiungere 1,02 milioni di dollari, ben oltre la stima di partenza. Un investimento fortunato per il venditore, che lo aveva acquistato nel 2010 per appena 163,2 mila sterline. Anche Lucian Freud ha confermato la solidità del suo mercato. Tre opere giovanili, custodite per decenni nella stessa collezione privata, sono state vendute tutte con garanzie pre-asta. Self-Portrait Fragment (1956 circa), in copertina del catalogo, ha raggiunto 10,2 milioni di dollari. Woman with a Tulip (1944) ha totalizzato 4,29 milioni e Sleeping Head (1961-71) ha toccato i 3,22 milioni.
In una serata luminosa, solo in chiusura di serata è emersa qualche ombra. Due artisti molto ricercati fino a una decina di anni fa, come Mark Grotjahn e Joe Bradley, hanno segnato risultati in calo. Le loro opere sono state vendute con difficoltà: 2,15 milioni di dollari per Grotjahn, appena sufficiente a soddisfare la stima, e solo 289 mila dollari per Bradley, sotto la soglia minima. Unico lotto ritirato Tree Trunks (2015) di Nicolas Party, stimato tra 800 mila e 1,2 milioni di sterline. Invendute cinue opere, tra cui Haze Days (1998) di Yoshitomo Nara, fermatosi a 4,7 milioni di sterline contro una stima minima di 6,5. Increspature che non rovinano il sorriso ritrovato con cui Christie's guarda alle cruciali settimane che l'aspettano.

Peter Doig, Ski Jacket, 1994. Courtesy of Christie’s
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