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Mauro Lucentini
Leggi i suoi articoliCon un messaggio traboccante ottimismo, la libreria Rizzoli a New York ha annunciato la sua riapertura per la primavera del prossimo anno in un quartiere dell’isola di Manhattan dalle caratteristiche diverse da quelli delle due precedenti sedi.
Il nuovo locale sarà situato su Broadway, la leggendaria strada che attraversa diagonalmente tutta l’isola, in una parte anticamente florida, oggi meno, ma in via di speranzoso sviluppo. L’indirizzo, Broadway 1133 all’incrocio con la 26ma strada, è comunque rianimato dalla presenza a due isolati di distanza della sede di Eataly e nobilitato dalla veduta ravvicinata (tre isolati) di uno dei più famosi e bei grattacieli «antichi» della città, il Flatiron Building, eretto nel 1902 in un ibrido tra stile Beaux Arts e Rinascimento italiano.
Per capire meglio la tipologia del nuovo locale bisogna precisare che la zona in cui si trovavano le due precedenti versioni era quella dell’eleganza e del lusso. L’unica altra parte della città oggi rivaleggiante con quella per notorietà culturale e solvibilità economica è quella situata nella parte molto bassa di Manhattan, i quartieri di Chelsea e del vecchio Village. Il nuovo indirizzo della Rizzoli si trova, per così dire, a metà strada tra questa parte e quella.
Ma evidentemente è l’unico che ha permesso alla libreria di quadrare il circolo tra gli incassi previsti in un’epoca che non favorisce la carta stampata e i mostruosi prezzi degli affitti. Le imprese immobiliari che stanno cercando di lanciare la zona del Ferro da Stiro hanno anche creato per essa un nomignolo, Nomad, che vorrebbe essere un’abbreviazione di «a nord di Madison Avenue», anche se c’è chi teme che possa essere associato a «nomadismo».
Nell’annunciare in inglese la riapertura, il capo della Rizzoli Bookstore, Marco Ausenda, ha detto di essere sicuro che il nuovo locale servirà in futuro da fortunato prototipo per ogni «illustrated bookstore». Questo neologismo sembra alludere al fatto che la libreria accentuerà la sua preferenza per i libri illustrati e di gran lusso destinati ad amatori raffinati e, chiaramente, danarosi. Il prezzo medio dei volumi pubblicizzati nell’ultimo catalogo della libreria è di 55,80 dollari.