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Federico Castelli Gattinara
Leggi i suoi articoliProseguono al Circo Massimo i lavori di scavo, ma soprattutto di restauro e valorizzazione dell’emiciclo, compresa la nuova recinzione
Il progetto è in piedi da anni, il preliminare risale addirittura al 2003, sull’edizione cartecea di «Il Giornale dell’Arte» ne parlammo diffusamente nel 2008 e poi nel 2010, in occasione dell’apertura dei cantieri. Il più grande edificio per lo spettacolo dell’antichità, in uno stato d’abbandono e degrado da terzo mondo pur nel cuore della Roma archeologica, doveva avere la «spina» centrale rimodellata, rampe erbose digradanti a collegamento con l’emiciclo (circa 3,5 metri più basso), le strutture messe in sicurezza statica e restaurate, un riassetto complessivo per dare leggibilità del monumento, piccoli scavi conoscitivi, l’evidenziazione di parte di una strada lastricata, la sistemazione di quanto rimasto dell’Arco di Tito rinvenuto nel 1934, il livellamento del terreno e la creazione di percorsi.
Le indagini sull’Arco di Tito, ancora in corso, sono risultate molto complesse a causa della falda d’acqua di superficie. È stato riscoperto il pavimento antico in lastre di travertino, tre plinti frontali e parte del quarto plinto delle quattro colonne libere che separavano i tre fornici. Durante gli scavi sono emersi anche dei grandi frammenti architettonici in marmo lunense pertinenti all’attico e alla trabeazione dell’arco, oltre ad alcune importanti strutture murarie tardoantiche o altomedievali ora sotto studio.
Gli archeologi chiedono nuove risorse per l’eliminazione delle infiltrazioni d’acqua e ipotizzano la ricostruzione in anastilosi dell’arco, ma per ora l’area sarà cautelativamente reinterrata. L’arco era alto circa 17 metri e profondo 15, con colonne di oltre 10 metri, più piccolo di quello di Settimio Severo sulla via Sacra ma riccamente decorato (è in corso una sua ricostruzione virtuale in collaborazione con il Dipartimento Architettura dell’Università di Roma Tre).

Una veduta degli scavi

Ipotesi di ricostruzione dell'Arco di Tito
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