Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine
Federico Castelli Gattinara
Leggi i suoi articoliRoma. La Soprintendenza archeologica di Roma ha presentato la conclusione della prima fase dei lavori di messa in sicurezza e restauro del cosiddetto Tempio di Minerva Medica, la gigantesca aula decagonale d’età costantiniana (inizi IV secolo) lungo via Giolitti, a ridosso della stazione Termini. «Dopo questo intervento strutturale di messa in sicurezza, ha dichiarato il soprintendente Francesco Prosperetti, il monumento sarà aperto al pubblico nell’ambito di un progetto triennale. Dovrebbe entrare a far parte di un itinerario costantiniano che comprende Santa Croce in Gerusalemme e il mausoleo di Sant’Elena a Tor Pignattara. La speranza è che con la messa a regime della metro C possa essere eliminato il tram che sfiora l’edificio e con le sue vibrazioni non ne aiuta la conservazione».
I lavori iniziati nel 2012 e diretti da Marina Magnani partirono a seguito delle forti criticità strutturali dell’aula che già nel 1828 portarono al crollo di buona parte della cupola e non furono mai risolte nei restauri che seguirono, otto e novecenteschi.
Oggi l’edificio è stato messo in sicurezza e possono quindi partire le indagini più prettamente archeologiche per una sua più approfondita conoscenza; quasi certamente apparteneva a un complesso esteso e aveva funzioni di rappresentanza, compresa quella di sala per i banchetti ufficiali. Non si sa se l’aula facesse parte del Sessorium costantiniano o di una qualche lussuosa residenza aristocratica, sta di fatto che venne costruita con soluzioni sperimentali per l’epoca, caratteristiche che sono poi alla base di gran parte dei suoi guai statici che si manifestarono fin da subito, aggravati dalle spoliazioni e dall’abbandono fin dall’età tardoantica.
Gli interventi appena conclusi hanno riguardato le fondazioni, la messa in opera di protezioni sui gradoni della cupola, la regimentazione delle acque piovane, la reintegrazione della porzione mancante del tamburo sotto la volta, la messa in sicurezza delle strutture e dei frammenti di decorazione della volta.

La Minerva Medica in una stampa d’epoca. Archivio fotografico SS-Col

Minerva Medica veduta. Archivio fotografico SS-Col

Veduta della cupola della Minerva Medica. Archivio fotografico SS-Col

Minerva Medica veduta. Archivio fotografico SS-Col

Veduta del cantiere della Minerva Medica. Archivio fotografico SS-Col

Visione generale della reintegrazione della Minerva Medica. Archivio fotografico SS-Col

Minerva Medica, reintegrazione del tamburo. Archivio fotografico SS-Col

La Minerva Medica in una foto storica. Archivio fotografico SS-Col

La Minerva Medica in una foto storica. Archivio fotografico SS-Col
Altri articoli dell'autore
Tra Foro Romano e Palatino sono stati ritrovati i resti di una lussuosa dimora con una sala per banchetti a forma di grotta e uno straordinario mosaico impreziosito con conchiglie, vetri e tessere blu egizio
Si inizia con l’enigmatico scultore ateniese. Altre due monografiche saranno dedicate a Prassitele e a Skopas
Stéphane Verger nel chiostro di Michelangelo ha fatto eseguire interventi su sette teste di animali antiche (quattro di età adrianea e tre rinascimentali) e ne ha commissionata un’ottava a Elisabetta Benassi
Lo scavo condotto dalla Soprintendenza speciale di Roma ha riportato alla luce strutture in laterizio e un sontuoso apparato decorativo riconducibili a una committenza di altissimo rango, quasi sicuramente imperiale