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Mario Airò, «Aurora», 2003

Photo: Roberto Galasso, Fondazione MaXXI

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Mario Airò, «Aurora», 2003

Photo: Roberto Galasso, Fondazione MaXXI

Roma Arte in Nuvola 2025: la capitale ricerca il suo baricentro contemporaneo

Alessandro Nicosia rilancia la fiera come occasione di riflessione per le nuove generazioni e intanto la trasforma in un osservatorio contemporaneo dove cultura, creatività e impegno civile si incontrano

Guglielmo Gigliotti

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Alessandro Nicosia porta questo novembre per la quinta volta negli ambienti plasmati con aerea fantasia da Massimiliano Fuksas nel quartiere Eur, al centro congressi La Nuvola, la fiera d’arte contemporanea, italiana e internazionale, Roma Arte in Nuvola. L’annuncio ufficiale è avvenuto la mattina del 16 ottobre in una conferenza presso l’antico Tempio di Adriano, ora sede della Camera di Commercio, nel centro di Roma. Le date: 21-23 novembre. I motori: il citato patron Alessandro Nicosia, la storica direttrice artistica Adriana Polveroni, e soprattutto le 140 gallerie d’arte che hanno accettato l’invito, ma, ancor di più, le centinaia di artisti di tutte le generazioni e di tutti i linguaggi, da esse presentati. Secondo Nicosia, altro vero protagonista è il pubblico. L’anno scorso la kermesse capitolina ha convogliato in fiera oltre 38mila visitatori. 

Per il direttore generale la fiera di Roma ha anche un valore sociale, che guarda all’attualità extra artistica: «Per noi è importante che l’arte sia di aiuto in un momento drammatico come quello che stiamo vivendo, che sia occasione di riflessione, soprattutto per i giovani». E in generale, sulla fiera: «Abbiamo voluto che Roma, dove da anni mancava una fiera, colmasse un vuoto di proposta, affacciandosi sulla scena nazionale e internazionale, con una specifica piattaforma dedicata all’incontro tra arte moderna e contemporanea e a nuove proposte artistiche, con l’obiettivo di rivestire un ruolo propulsore nei confronti del Mezzogiorno e di tutta l’area mediterranea». Una fiera che non vuole essere solo mercato, ma piattaforma di confronto culturale e di dibattito, grazie ai tanti talk che accompagnano le giornate d’esposizione, e ai tanti protagonisti della cultura che vi prendono parte. E poi le istituzioni. La fiera ospita stand e mostre del MaXXI, della Direzione Generale Creatività Contemporanea del MiC, del Muciv, della Gnamc, della Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali. E poi la Corea del Sud. La Repubblica di Corea è infatti il Paese ospite quest’anno. Infine, gli affondi regionali, come quello sulle Residenze Reali Sabaude del Piemonte, dichiarate patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. 

Altri fulcri, i progetti speciali. Quello dedicato ad esempio a Mario Airò con la mostra «Tra acqua e luce», curata da Adriana Polveroni, o l’omaggio a Fabrizio Clerici, nell’esposizione «Ultra Memoriam. L’immaginario fantastico tra Archivi e Collezioni», curata da Giulia Tulino, oppure l’affondo nelle fantasie in metacrilato di Gino Marotta, nella mostra, curata da Andrea Viliani, «Universo Naturale-Artificiale (in Nuvola)». Grande spazio anche alle performance, tra cui quelle di Sonia Andresano, Filippo Riniolo (che coinvolgerà il giornalista Corrado Formigli), Marilisa Cosello, Alix Boillot. E, fuori dalla Nuvola, un programma fitto di studio visit ad artisti della città.

Guglielmo Gigliotti, 17 novembre 2025 | © Riproduzione riservata

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