«Cerf Contrôle 2» di Pascale Tayou

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«Cerf Contrôle 2» di Pascale Tayou

Ruinart e Tayou uniti per la natura

La più antica Maison de Champagne al mondo ospita nei giorni di miart alcune opere dell’artista camerunense

Ruinart, partner ufficiale della 28ma edizione di miart, ha presentato oggi per la prima volta in Italia «Carte Blanche 2024: Conversations with Nature». Quest’anno, il programma raccoglie sei voci diverse che veicolano un unico messaggio condiviso: considerare la natura e l’insieme degli esseri viventi come fossero un tutt’uno, un soggetto con cui conversare piuttosto che un argomento di conversazione.

Un sodalizio, quello con l’arte, che affonda le radici nel lontano 1896, quando Ruinart chiese all’autore ceco Alphonse Mucha di realizzare un manifesto pubblicitario, all’epoca fautore di grande scalpore. Da allora si è sviluppato un ininterrotto dialogo sinergico con gli artisti, nella convinzione che con le loro opere possano farsi da catalizzatori delle istanze delle contemporaneità, sollecitando riflessioni e mobilitando le coscienze.

La Vip Lounge della più antica Maison de Champagne al mondo, fondata nel 1729, ospita nei giorni della fiera internazionale di arte moderna e contemporanea di Milano (12-14 aprile) alcune opere di Pascale Marthine Tayou (1966, Nkongsamba, Camerun), uno dei sei artisti del programma, che contribuisce a dare forma a una visione della natura illuminata dall’arte. «Io sono parte della natura, rimarca l’autore con forza, noi tutti ne siamo parte, quindi ho il compito di proteggere ciò che mi circonda. Perciò, che io lo voglia o meno, la natura gioca un ruolo determinante nella mia vita quotidiana».

Artista eclettico e multimediale, dagli inizi degli anni Novanta, e dalla sua partecipazione a Documenta 11 a Kassel (2002) e alla Biennale di Venezia (2005 e 2009), Pascale Marthine Tayou (che agli inizi della carriera ha aggiunto una «e»al suo nome dandogli desinenza femminile, prendendo ironicamente le distanze dalle categorizzazioni di genere) è noto a livello internazionale per il suo linguaggio originale e difficilmente incasellabile dentro schemi predefiniti.

I suoi lavori, che ambiscono ad abbattere i confini di ogni sorta, si pongono non solo come punto di congiunzione tra culture diverse, ma sono anche prodotti nella consapevolezza di essere costruzioni sociali, culturali o politiche. «Ciò che è veramente importante nella vita, e che le dà senso, è la condivisione. Tutto quello che faccio, lo devo condividere con gli altri altrimenti non è interessante. In fondo, non esisto se qualcuno non mi guarda e non mi presta attenzione. Ciò significa anche condividere le nostre differenze perché io stesso, per esempio, sono fatto di molteplicità, di molteplici persone che coesistono in me», ha affermato.

Le opere «Cerf Contrôle» nascono da una visione dell’artista che, durante il suo soggiorno in Maison, incontrò in sogno uno stuolo di cervi nei pressi dello storico vigneto Taissy a Reims. Al risveglio, memore di quel momento di onirismo, Tayou ebbe l’intuizione di realizzare per Ruinart un tronco di albero che evocasse i palchi degli animali. Ricordando l’uva, i frutti che esso porta sono sfere traslucide di vetro colorato, che alludono al vetro utilizzato per realizzare le bottiglie di champagne.  La scultura monumentale, alta più di 5 metri, verrà riunita insieme a quelle degli altri artisti partecipanti al programma (Andrea Bowers, Henrique Oliveira, Marcus Coates, Thijs Biersteker, Tomoko Sauvage) in un’esposizione permanente in un giardino degli artisti presso la sede storica di Ruinart in 4, rue des Crayères, Reims.

«Siamo orgogliosi di portare avanti ormai da undici anni questa partnership con miart», chiosa Silvia Rossetto, Senior Brand Manager Ruinart. «Maison Ruinart è riconosciuta in tutto il mondo per essere lo Champagne dell’arte contemporanea e per il suo costante impegno nella tutela dell’ambiente e nella lotta al cambiamento climatico».

Francesca Interlenghi, 11 aprile 2024 | © Riproduzione riservata

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