Ermanno Rivetti
Leggi i suoi articoliL’attesa nuova sede della Fondazione Prada, progettata dall’olandese Rem Koolhaas (curatore della recente Biennale di Architettura a Venezia) e dal suo studio Oma, aprirà il 9 maggio con una mostra dedicata all’antichità classica, «Serial Classic», a cura di Salvatore Settis. Il focus della mostra è l’appropriazione della scultura greca da parte dei Romani, caratteristica tipica dell’arte romana, che presenta molte analogie con ossessioni moderne come l’originalità e la riproduzione. «È una mossa audace e anche originale, dichiara Settis. La fondazione va oltre la mera accumulazione di oggetti. Miuccia Prada voleva che la prima mostra fosse dedicata all’antichità ma in un contesto contemporaneo. Nel mondo delle mostre succede di solito l’esatto contrario, per questo ho trovato l’idea interessante». La Fondazione è celebre per le sue innovative collaborazioni con artisti come Anish Kapoor, Carsten Höller, Walter De Maria, Steve McQueen e Louise Bourgeois, e per l’ampia collezione di arte contemporanea. Creata nel 1993 da Miuccia Prada e dal marito Patrizio Bertelli, ha rilevato la sede di un’ex distilleria di inizi ’900 in largo Isarco, dando a Milano un’istituzione per l’arte contemporanea di cui si sente da tempo la necessità.
Lo spazio espositivo totale è di 11.146 mq. Koolhaas ha aggiunto tre nuovi edifici ai sette spazi industriali preesistenti: un grande padiglione, una torre di nove piani e un cinema anche all’aperto. Per la mostra inaugurale saranno esposte nel nuovo padiglione, temporaneamente chiamato «Podium», copie romane di famose statue, come il Discobolo e Afrodite accovacciata, attribuite allo scultore ellenistico Doidalsas di Bitinia, attivo nella seconda metà del III secolo a.C. Oltre a proiezioni e mostre temporanee organizzate da guest curator, le sale ospiteranno opere della collezione Prada. Uno degli edifici preesistenti, una haunted house (casa stregata) per installazioni fatte espressamente, ricoperta di lamina d’oro, accoglierà opere selezionate da Miuccia Prada; il costo del progetto non è stato rivelato.
Il lancio del nuovo centro coincide con l’apertura dell’Expo di Milano (primo maggio-31 ottobre) e con la Biennale di Venezia (9 maggio-22 novembre). La sede veneziana della fondazione, Ca’ Corner della Regina, che durante la Biennale del 2013 ha proposto una ricostruzione della celebre mostra curata da Harald Szeemann nel 1969 «When Attitude Becomes Form: Bern 1969/Venice 2013» e lo scorso anno «Art of Sound», molto apprezzate dalla critica, ospiterà una mostra collegata alla rassegna di Milano, anch’essa a cura di Settis, dedicata a riproduzioni cinquecentesche, in formato piccolo, di statue greco-romane, che arricchivano i palazzi del Rinascimento (dal 9 maggio). «La realizzazione di sculture di piccole dimensioni era molto diffusa durante l’antichità e il Rinascimento, intere botteghe erano dedicate a questa sola produzione e, persino a quei tempi, i collezionisti si contendevano i pezzi, spiega Settis. Le copie di grandi dimensioni sono adatte agli spazi industriali di Milano, mentre quelle più piccole sono perfette per la sede più intima di Venezia».

Il progetto prevede tre nuovi edifici e il recupero di sette spazi ex industriali
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