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Sanzia Milesi
Leggi i suoi articoliSin dal nome le parole chiave del progetto: «Sim» (come Sostenibilità Innovazione Mutualismo) a Bologna, da cui «Bolo». La città è pronta a dare il via al progetto di rigenerazione urbana nell’ex Scalo Ravone, previsto all’interno dei Piani Urbani Integrati (Pui) nell’ambito del Pnrr nazionale da cui arriveranno circa 57 milioni di euro; il progetto definitivo, approvato in febbraio, prevede l’inizio dei lavori a luglio. Collaudo dell’intera opera, infine, entro il 31 dicembre 2027. Oltre a foresta urbana, promenade e spazi per gli eventi, sono previsti anche 2mila metri quadrati di spazi espositivi per il Gart e una ARTown di 1.140 metri quadrati con spazi di coworking e residenze per artisti.
La zona interessata è quella del quadrante nord-ovest della città di Bologna: da piazza Maggiore salendo in direzione dell’aeroporto Marconi. Si tratta dell’ex Scalo Ravone, un’area di oltre dieci ettari all’interno del quartiere Porto-Saragozza, proprio nel cuore della città. Il Comune di Bologna ne è formalmente entrato in possesso a fine marzo 2024 subentrando nella proprietà a Fs Sistemi Urbani (Gruppo Fs Italiane): «La più grande acquisizione pubblica dal secondo dopoguerra a oggi», sottolineano dall’Amministrazione comunale.
Il percorso di trasformazione dell’area non è cosa recente. Già nel 2019, una prima sperimentazione con l’affido in concessione di alcuni spazi temporanei: 40mila metri quadrati dati in gestione a Open Event, ente gestore di DumBO, distretto multifunzionale a pochi passi dalla Stazione Centrale di Bologna. Del 2021, il progetto «Bologna Attiva-Officina Metropolitana per il mutualismo, il nuovo lavoro e l’economia collaborativa», promosso da Fiu Fondazione per l’Innovazione Urbana (che vede come soci fondatori il Comune e l'Università di Bologna) insieme ad altri soggetti come Legacoop e lo studio di progettazione Performa Architettura+Urbanistica (Nicola Marzot e Luca Righetti). A febbraio, infine, il via al progetto definitivo, e a breve l’avvio dei lavori.
L’obiettivo rientra nella più ampia strategia della nuova cosiddetta «Città della Conoscenza»: un intervento complessivo su 110mila metri quadrati di superficie volto a promuovere verde, cultura, sport e abitare sociale. A rientrarvi come interventi prioritari, insieme a SimBolo Park, sono anche il Polo della Memoria Democratica (precedentemente previsto in Stazione Centrale, ora invece nello Scalo Ravone), la riqualificazione dell’ex Mercato Ortofrutticolo nel quartiere Bolognina, il Museo dei Bambini e delle Bambine nel quartiere Pilastro, il nuovo polo culturale e sportivo al Parco del DopoLavoro Ferroviario e una Via della Conoscenza a connettere queste nuove «piazze di cultura». Senza dimenticare le infrastrutture (questa volta di dati) con il progetto pilota italiano di un Gemello Digitale Urbano per la città di Bologna: 7 milioni di euro da fondi europei Pon Metro, project manager la Fondazione Bruno Kessler e manager tecnologico Cineca.
Ma torniamo a SimBolo Park. Sebbene i promotori non forniscano ulteriori informazioni dirette, il sito del progetto è piuttosto particolareggiato nel riportare superfici e destinazioni d’uso. La Foresta Urbana andrà a occupare 5mila metri quadrati, alimentando la riqualificazione ambientale dell’area anche per mezzo di nuove piantumazioni. Affacciato su questa, aprirà il Padiglione Eventi: 2.200 metri quadrati che includono dehors e servizi di ristoro e caffetteria. Altro polmone di verde, i 1.300 metri quadrati del Giardino nel Bosco con il suo manto erboso. Spazi di coworking e nuove residenze temporanee per artisti saranno invece ospitate presso i 1.400 metri quadrati di ARTown; mentre attività espositive e laboratoriali avranno sede nei 2.300 metri quadrati del prospiciente padiglione di Temporanea. L’edificio del Gart, oggi inagibile, renderà disponibili altri 2.000 metri quadrati alla città per mostre e laboratori artistici, includendo una caffetteria. Già di pertinenza dello Spazio Bianco, esposizioni ed eventi culturali continueranno a occupare quei 1.540 metri quadrati. Mentre uno spazio Agorà di 4.600 metri quadrati, composto da un grande rettangolo verde, fungerà da area pubblica per la comunità.

Un render del futuro SimBolo Park a Bologna
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