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Camilla Sordi
Leggi i suoi articoliSingapore si prepara a trasformarsi, dal 22 al 31 gennaio 2026, in un grande palcoscenico dedicato all’arte contemporanea del Sud-Est asiatico e non solo. Torna infatti la Singapore Art Week (SAW), il principale evento comunitario dedicato dalla città-stato alle arti visive. Con oltre 100 appuntamenti tra mostre, fiere, installazioni pubbliche e festival, la rassegna conferma il suo ruolo sempre più centrale nella regione, punto d’incontro per artisti, curatori, collezionisti e appassionati provenienti da tutto il mondo.
SAW 2026 punta, ancora una volta, prima di tutto, sull’arte del Sud-Est asiatico, proponendo un ampio ventaglio di progetti dedicati ai linguaggi e alle pratiche del territorio. Tra gli eventi principali spicca «Wan Hai Hotel: Singapore Strait», presentato da ART SG e dal Rockbund Art Museum di Shanghai. Si tratta di un allestimento immersivo curato da X Zhu-Nowell, che trasformerà la hall dello storico Warehouse Hotel in uno spazio espositivo ibrido, con installazioni, video, performance e interventi site-specific di artisti regionali. Accanto a questa produzione, Art Outreach porta a Singapore «Digging Stars» di Ibrahim Mahama, al suo debutto nel Sud-Est asiatico con nuove opere che riflettono su lavoro, migrazione e memoria collettiva. Il panorama regionale è rappresentato anche dalla collettiva filippina «Isang Dipang Langit» e da «chapalang», che indagano l’incontro fra arte e tecnologia attraverso dieci pratiche contemporanee, entrambe commissionate dal NAC.
S.E.A. Focus. Image courtesy of ART SG
La Biennale di Singapore 2025 prosegue nel 2026 con il suo percorso diffuso «pure intention», invitando il pubblico a rileggere la città attraverso opere che dialogano con contesti urbani e storici. Una ricerca che evidenzia la vitalità della scena artistica locale e le sue riflessioni sul futuro delle metropoli asiatiche. Forte anche il focus sulle contaminazioni tra arte e tecnologia. Il progetto «Ground Loops», con artisti di Singapore e New York, esplora l’uso creativo del codice e dell’hardware, mentre «Reworlding», curato da Debbie Ding, ripercorre la storia della realtà virtuale attraverso nuove narrazioni femminili asiatiche. Torna inoltre il VH Award, che presenta cinque opere di media art di giovani talenti, e debutta l’IMBA Theatre ai Gardens by the Bay, con esperienze immersive dedicate a David Hockney e a Fernando Botero.
SAW continua a consolidare poi la sua rete internazionale grazie alla presenza di piattaforme come ART SG e S.E.A. Focus, quest’ultima ospitata per la prima volta al Sands Expo and Convention Centre. Una convergenza che offrirà ai visitatori un percorso integrato tra arte globale e voci emergenti del Sud-Est asiatico. Le gallerie della città, dal Private Museum alla Gajah Gallery, proporranno mostre e progetti che riflettono la ricchezza del collezionismo e della produzione locale. La riflessione teorica trova spazio nel SAW Forum 2026, «FORCE·FIELDS», con la partecipazione di figure come Claire Bishop e Adriano Pedrosa, affiancato da simposi e incontri promossi da STPI, Art Outreach e altre istituzioni. Un programma che sottolinea il ruolo crescente di Singapore come centro di pensiero critico sulle arti visive contemporanee.
David Hockney, Bigger & Closer (not smaller & further away). Image courtesy of David Hockney, Bigger & Closer (not smaller & further away)
Accanto ai percorsi professionali, SAW 2026 dedica grande attenzione al pubblico più ampio, con iniziative diffuse in tutta la città. «Light to Night Singapore», giunto alla decima edizione, propone quattro weekend di installazioni interattive, proiezioni e spettacoli nel Civic District. Il Tanjong Pagar Distripark ospita «Sonic Shaman», festival interdisciplinare taiwanese dedicato al suono, mentre Gillman Barracks si trasforma in un parco giochi creativo con le sculture gonfiabili di ANTZ.
Molte attivazioni coinvolgeranno gli spostamenti quotidiani dei cittadini: «Next Stop: Together!» porterà opere e interventi in otto stazioni MRT e su un treno a tema, mentre per la prima volta debutterà un Art Bus interattivo. Non mancano tour e passeggiate artistiche, come «OH! Moonstone», che invita a riscoprire un’ex area industriale attraverso installazioni site-specific, e i nuovi percorsi del Public Art Trust. Con «Art in the City», infine, Gardens by the Bay e Marina Bay Sands proporranno itinerari guidati alla scoperta dell’arte pubblica nel cuore della città.
Con la sua ricca costellazione di eventi, Singapore Art Week 2026 ribadisce così il proprio ruolo di piattaforma culturale internazionale, capace di mettere in dialogo creatività, innovazione, comunità e territorio, trasformando l’isola in un laboratorio aperto sulle nuove energie dell’arte contemporanea.
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