Una veduta della mostra «Rara Avis. Moda in volo»

Foto Simona Murrone - Parco archeologico del Colosseo

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Una veduta della mostra «Rara Avis. Moda in volo»

Foto Simona Murrone - Parco archeologico del Colosseo

Sul Palatino la moda prende il volo

Nelle Uccelliere Farnesiane gli abiti-uccello e gli accessori piumati di stilisti italiani (da Miuccia Prada a Donatella Versace) e internazionali (da Alexander McQueen a Thierry Mugler)

Cigni bianchi e cigni neri, un uccellino prigioniero in una borsa-gabbietta, una maestosa Nike rivestita in foglia d’oro, e poi, ancora, copricapi dalle svettanti architetture in piume di struzzo e vaporosi abiti dalle smisurate ali. Sono le mitologiche creature, per metà donna, per metà variopinto uccello, che fino al 21 luglio abitano gli spazi delle Uccelliere Farnesiane al Palatino. L’occasione è la mostra «Rara Avis. Moda in volo», organizzata e promossa dal Parco archeologico del Colosseo, e curata da Sofia Gnoli nei due padiglioni gemelli affacciati sulle rovine del Foro Romano.

Quale luogo più adatto, se non due autentiche voliere, per presentare abiti e accessori di haute couture, declinati intorno al tema dell’abito-uccello? Le Uccelliere, difatti, a metà del Seicento, erano coronate da coperture trasparenti in rete metallica e al loro interno viveva una rara collezione di volatili esotici. Molti di essi provenivano dal Nuovo Mondo ed erano mostrati, con orgoglio collezionistico, da Odoardo Farnese, nipote del cardinale Alessandro, ai propri illustri ospiti. Ora nelle due voliere sono state allestite, in una cornice multimediale, ventuno creazioni di moda in prestito dagli archivi di maison italiane e internazionali.

«Mito» e «Caleidoscopiche visioni» sono i due temi della mostra e a ciascuno di essi è dedicata un’Uccelliera. La sezione del «Mito» si apre con una foto di Giovanni Gastel, «Zeus in forma di cigno e Leda», che ha accanto l’abito-cigno di colore bianco, disegnato in tulle da Maria Grazia Chiuri per Dior (2022). Mentre Alexander McQueen, per Givenchy (1997), ha immaginato un abito bustier drappeggiato in pizzo per rivestire una donna-cigno dal nero piumaggio. Non è un uccello, ma addirittura un «Arcangelo», il miniabito ricamato in maglia di metallo, con ali di piume, indossato da Katy Perry per il Met Gala nel 2018 e ideato da Donatella Versace per Atelier Versace.

Piccole vetrine ospitano, nella stessa Uccelliera, estrosi cappelli e la borsetta-gabbietta appartenuti ad Anna Piaggi, giornalista e collezionista, scomparsa nel 2012, ricordata per il gusto eccentrico e ironico. È un giardino dell’Eden coloratissimo e popolato da creature bizzarre, la seconda voliera, in cui si incontra la donna-pavone di Miuccia Prada, l’uccello del paradiso di Thierry Mugler: una guaina in velluto interamente rivestita di ali multicolore e l’incredibile corsetto di Dolce&Gabbana, ricoperto di piume di gallo e di fagiano.

Moda sostenibile, infine, per la «Vittoria del colibrì» dell’ecodesigner Tiziano Guardini, disegnato, appositamente per la mostra, pensando alle statue della Nike in volo. L’abito metallizzato, dalle grandi ali spiegate come le Vittorie nell’atto di posarsi in terra, è realizzato in piume plissettate di seta etica, ottenuta non uccidendo il baco ma attendendo che esso completi il suo ciclo vitale e si trasformi in farfalla. Si chiama seta «ahimsa», che in sanscrito significa «non violenza», ed è la maniera migliore per celebrare la bellezza in volo.

Una veduta della mostra «Rara Avis. Moda in volo». Foto Simona Murrone - Parco archeologico del Colosseo

Arianna Antoniutti, 26 aprile 2024 | © Riproduzione riservata

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Sul Palatino la moda prende il volo | Arianna Antoniutti

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