Giuseppe Mancini
Leggi i suoi articoliIl restauro dell’acquedotto romano di Troia è praticamente completato. Si trova a circa 10 chilometri dalla città, scavalca un piccolo corso d’acqua, in una gola, con una singola arcata di 16 metri; il tratto complessivo che si è conservato è di 87 metri, l’altezza totale è di circa 20 metri. L’acqua veniva trasportata attraverso una condotta a cielo aperto che poi proseguiva interrata fino alla città; le sorgenti non sono state però individuate.
Gli studiosi lo datano all’inizio del I secolo d.C., quando la città ricostruita era meta di visite imperiali e oggetto di nuovi progetti urbanistici. L’obiettivo dei lavori è stato il rafforzamento delle strutture superstiti, con importanti integrazioni (con pietre non sempre originali). Gli archeologi hanno esplorato le parti sommerse, che arrivano fino a 10 metri di profondità.
Altri articoli dell'autore
Dal 1961 nel sito opera la missione italo-turca dell’Università «La Sapienza» di Roma
La storia mondiale del museo (in tre tomi illustrati) è il risultato di decenni di ricerche dello studioso polacco Krzysztof Pomian
Il comitato direttivo del Centro per il Patrimonio mondiale ha adottato una risoluzione che redarguisce la Turchia (con passaggi severi solo nei toni) e indica azioni da compiere per la riapertura di Santa Sofia
La «Rotta di Enea» è stata ufficialmente inserita dal Consiglio d’Europa tra i suoi itinerari culturali