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Timo Bortolotti, «La Pietà», 1930 nella Chiesa di Sant’Apollonia

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Timo Bortolotti, «La Pietà», 1930 nella Chiesa di Sant’Apollonia

Timo Bortolotti, una vita ricca di colpi di scena

Ill libro di Elettra Flocchini, quasi in forma di romanzo, ripercorre e interseca il percorso artistico con la complessa vicenda umana dello scultore bresciano

Alfonso Panzetta

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Ogni qualvolta che l’attenzione si sposta dall’asciutta storia artistica di un artista alla sua storia privata strettamente correlata, emerge una visione ricca e sontuosa, un singolare punto di vista «laterale» che contribuisce a definire quel nostro Novecento definito «il secolo breve» da Eric J. Hobsbawn. È il caso del libro di Elettra Flocchini, che, quasi in forma di romanzo, ripercorre e interseca il percorso artistico con la complessa vicenda umana di Timo Bortolotti (Darfo Boario Terme, Bs, 1884), certamente uno dei più significativi scultori che ha attraversato da protagonista il Novecento italiano ottenendo importanti committenze pubbliche, riconoscimenti e premi tra Milano, Roma, Parigi e Londra. 

Sullo sfondo di due guerre mondiali e della vivacità artistica del periodo che tra questi eventi intercorre, la storia umana di Timo si dipana articolata sia dal punto di vista privato (rimarrà vedovo due volte e con quattro figlie da accudire) sia per le strette relazioni con le più importanti personalità del periodo, artistiche e non, compreso il gallerista Ettore Gian Ferrari, divenuto suo genero dopo il matrimonio con la sua primogenita Alba. Una vita straordinaria e intensa, ricca di colpi di scena che si svolge con un ritmo accelerato, punteggiato dalle sue grandi opere pubbliche e dai riconoscimenti nazionali e internazionali come il Gran Prix per la scultura all’Internazionale di Parigi del 1937 a pari merito con Arturo Martini e Marino Marini e con l’importante apprezzamento di Aristide Maillol che, nel libro, diventano sempre il punto di partenza per inanellare testimonianze, racconti e ricordi di famiglia. Spigolature significative, singole tessere di un mosaico che restituisce la storia di una vita vissuta come un’avventura, sempre sorretta da un grande e profondo amore per l’arte.

Uno splendido avvenire. La grande avventura nel mondo dell’arte di Timo Bortolotti (1884-1954)
di Elettra Flocchini, 288 pp., La nave di Teseo, Milano 2025, € 20

La copertina del volume

Alfonso Panzetta, 07 marzo 2025 | © Riproduzione riservata

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Nei suoi scritti, lo scultore marchigiano riesce a intrecciare la storia del nostro Paese alla ricerca della propria identità culturale e artistica, che si rivelò estremamente versatile

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