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Un particolare del ritratto di Roxelana, schiava e concubina ucraina che divenne moglie di Solimano il Magnifico, conservato nel corridoio del secondo piano degli Uffizi a Firenze

Cortesia Gallerie degli Uffizi

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Un particolare del ritratto di Roxelana, schiava e concubina ucraina che divenne moglie di Solimano il Magnifico, conservato nel corridoio del secondo piano degli Uffizi a Firenze

Cortesia Gallerie degli Uffizi

Uffizi: la Collezione Gioviana è ora protagonista di due volumi

La Serie, conservata al secondo piano del museo fiorentino, rappresenta un vero e proprio «social network del Rinascimento» con ritratti da tutto il mondo

Elena Franzoia

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L’intero corridoio del secondo piano degli Uffizi, quello più aulico e monumentale, che di fatto rappresenta un tratto del Corridoio Vasariano, ospita lungo le pareti una collezioni di ritratti: la Serie Gioviana, composta da oltre 560 opere finalmente oggetto di un approfondito studio, durato quattro anni, curato da Maria Matilde Simari e Alberica Barbolani da Montauto e pubblicato con le foto di Antonio Quattrone

Definita da Barbolani «un social network del Rinascimento», la Collezione Gioviana è dedicata a uomini e donne illustri, reali o leggendari, ritratti in primo piano in quadri dal formato omogeneo, che recano i nomi dei personaggi rappresentati e appaiono uniformati dalle cornici. Iniziata a Firenze dallo studioso, medico e vescovo comasco Paolo Giovio, la serie fu copiata nel corso di 10 anni da Cristofano dell’Altissimo per volere di Cosimo I e integrata nei secoli successivi da autori tuttora in parte da studiare, secondo un modello che divenne presto così famoso in tutta Europa da motivare stampe, repliche e imitazioni. Un vero fenomeno di moda, in cui trovano spazio potenti e letterati, sultani e gran dame, oltre ovviamente all’intera famiglia Medici e ai Duchi e alle Duchesse di Lorena. Tra le sezioni più affascinanti c’è quella dedicata all’Impero Ottomano, in cui compare Solimano il Magnifico con accanto i ritratti (una vera rarità) della celebre Roxelana, schiava e concubina ucraina che ne divenne l’amatissima moglie, e la figlia Mihrimah

Il cofanetto si suddivide in due volumi, il primo dedicato ai saggi critici e il secondo alle schede delle opere con le biografie dei personaggi rappresentati. Gli studi critici, che coinvolgono anche Marcello Simonetta, Gioia Romagnoli e Claudia Grisanti, ricostruiscono inoltre la collocazione originaria di questa «International Portrait Gallery degli Uffizi», come la definisce nella sua prefazione il direttore uscente Eike Schmidt, inizialmente esposta nel Quartiere degli Elementi di Palazzo Vecchio.

La collezione Gioviana degli Uffizi
(Volume I Saggi 158 pp.; Volume II Catalogo), a cura di  Maria Matilde Simari e Alberica Barbolani da Montauto, fotografie di Antonio Quattrone, 628 pp., ill. col., Giunti Editore, Firenze 2024, € 137,75

La copertina del volume

Elena Franzoia, 20 novembre 2024 | © Riproduzione riservata

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Uffizi: la Collezione Gioviana è ora protagonista di due volumi | Elena Franzoia

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