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Un megamuseo nel mulino

Un mulino per farina e i suoi silos di grano sul litorale di Doha dovrebbero diventare l’Art Mill della Qatar Museums Authority. L’ente museale dello Stato, straordinariamente ricco grazie al petrolio e, ora, agli investimenti in diversi Paesi del mondo, ha lanciato un concorso internazionale per selezionare un architetto che converta gli edifici in spazi per esposizione e deposito, sebbene i dettagli su cosa effettivamente potrebbe essere contenuto o esposto nell’ampio complesso non siano stati ancora annunciati.

Il sito litoraneo si trova sulla Corniche, sul lato opposto della Baia di Doha rispetto al Museo di Arte Islamica progettato da I.M. Pei, e nei pressi del Museo Nazionale del Qatar di Jean Nouvel, attualmente in costruzione. La ricerca di un architetto è in fase di organizzazione da parte della Malcolm Reading Consultants, che aveva collaborato alla gestione del concorso per la scelta di un architetto per il proposto Guggenheim Helsinki (vinto in giugno dal giovane studio franco-giapponese Moreau Kusunoki). Il vincitore del concorso in Qatar dovrebbe essere annunciato nella primavera del 2016 e i lavori potrebbero cominciare nel 2017. Il bando dettagliato e il budget del progetto saranno resi noti a fine anno. Data la  natura aperta del concorso, potrebbe essere scelto tanto un giovane architetto quanto un nome celebre. Il campo è «amplissimo», dice Malcolm Reading. 

Il bando stabilisce che l’Art Mill misurerà fino a 80mila mq. Il proposto Guggenheim Abu Dhabi, progettato da Frank Gehry, dovrebbe essere di circa 30mila mq: a titolo di confronto, la Tate Modern, quando sarà completata, misurerà circa 55mila mq. 

Lo spazio all’interno del mulino ha alti soffitti e un’ampia area calpestabile, ideali per l’arte contemporanea. In base al bando comprenderà «in modo preponderante» la galleria e gli spazi espositivi. Il progetto comprende anche un centro di conservazione e magazzini museali «per corrispondere alla varietà della collezione», oltre a spazi educativi, per congressi e per eventi. 

L’annuncio ha scatenato le speculazioni sul fatto che l’Art Mill possa divenire sede per alcune delle collezioni dello sceicco Saud al-Thani. Morto nel 2014, cugino del precedente emiro, si ritiene abbia speso circa 2 miliardi di dollari di denaro pubblico, oltre che dalla sua fortuna personale, in arte, antichità, fotografia, biciclette, libri e storia naturale.

Javier Pes, 23 ottobre 2015 | © Riproduzione riservata

Un megamuseo nel mulino | Javier Pes

Un megamuseo nel mulino | Javier Pes