Giuseppe Mancini
Leggi i suoi articoliL’offerta museale della città dei Sultani si arricchisce di uno nuovo centro espositivo: il Beykoz Cam ve Billur Müzesi, museo statale del vetro e del cristallo di Beykoz, località sulla sponda orientale del Bosforo nota proprio per la produzione vetraria nel XIX e XX secolo.
È stato ricavato in un grande edificio a forma di U a uso rurale recentemente restaurato, parte della residenza di un pasha ottomano immersa in un parco: i pezzi in mostra sono quasi 1.500, provengono tutti dalle collezioni ottomane e in gran parte dal Palazzo di Dolmabahçe (di produzione sia ottomana, sia europea).
L’allestimento è stato curato dallo studio fiorentino Guicciardini & Magni Architetti, che ha impostato il percorso di visita, ha spiegato a «Il Giornale dell’Arte» l’architetto Marco Magni, su 12 sezioni cronologiche e tematiche.
In quella introduttiva viene spiegata l’arte del vetro attraverso un video e gli strumenti per la sua lavorazione; le successive mostrano capolavori selgiuchidi del XIII secolo, oggetti d’uso quotidiano tra piccole damigiane e suppellettili, un servizio in cristallo per la mensa imperiale, la ricostruzione del giardino d’inverno con fontana centrale, esempi di virtuosismo come un pianoforte interamente in cristallo e una carrozza con intarsi multicolore.
Altri articoli dell'autore
Dal 1961 nel sito opera la missione italo-turca dell’Università «La Sapienza» di Roma
La storia mondiale del museo (in tre tomi illustrati) è il risultato di decenni di ricerche dello studioso polacco Krzysztof Pomian
Il comitato direttivo del Centro per il Patrimonio mondiale ha adottato una risoluzione che redarguisce la Turchia (con passaggi severi solo nei toni) e indica azioni da compiere per la riapertura di Santa Sofia
La «Rotta di Enea» è stata ufficialmente inserita dal Consiglio d’Europa tra i suoi itinerari culturali