«Noel Gallagher» (2019) di Zoë Law (particolare)

© Zoë Law 2019

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«Noel Gallagher» (2019) di Zoë Law (particolare)

© Zoë Law 2019

Zoë Law cattura la luce delle leggende

Alla National Portrait Gallery 97 ritratti della fotografa londinese di personaggi famosi o meno che hanno avuto una forte influenza su di lei e in generale sul Regno Unito

Fino al 2 marzo, un po’ nascosta nei piani sotterranei della National Portrait Gallery, si può avere un buon assaggio del progetto «Legends» della fotografa britannica Zoë Law. Iniziato nel 2017 e ancora in corso, «Legends» mira a ritrarre e celebrare le personalità famose o meno che hanno avuto una forte influenza su di lei e in generale sul Paese. La serie ad oggi include più di 100 ritratti: ne sono esposti 97, inclusi quelli parte della collezione del museo londinese, quali l’ex direttore Nicholas Cullinan, l’attore, regista, produttore e politico Julian Fellowes, e la recente acquisizione, il volto di Noel Gallagher, probabilmente il più famoso autore inglese di testi musicali di oggi, e leader per decenni, con il fratello Liam, della band rock Oasis. 

Nata a Londra nel 1975, Zoë Law iniziò la sua carriera nel mondo della musica, divenendo poi truccatrice professionista, e come tale girò il mondo con la cantante Dido. Tutti passaggi che l’hanno aiutata a sviluppare una sensibilità estetica solida e a lavorare con straordinari fotografi. Grande ammiratrice di Cecil Beaton, Richard Avedon e David Bailey, lei stessa dice di non voler «reinventare la ruota», ma di voler emulare la loro attenzione al dettaglio, catturando quell’energia che pur essendo invisibile a occhio nudo è assolutamente percepibile da chi guarda. Law fotografa in bianco e nero, che per lei è più iconico e resistente alla sfida del tempo. 

La piccola mostra inizia al piano -2, dove si è accolti nella Studio Gallery da un «paesaggio sonoro», traduzione italiana della parola forse più evocativa «soundscape», un remix di «Champagne Supernova» scritta da Noel Gallagher nel 1995: questo accompagna un’installazione video di circa sei minuti in cui fotografie si susseguono ritmicamente di fronte ad altre immagini stampate in diversi formati e retroilluminate. Il cantante Rod Stewart è accanto al battitore ed esperto d’arte Jussi Pylkkänen e seguito dall’oncologo di Manchester Jon Bell, accostamenti che ci avvicinano a quanto scrive nel catalogo il poeta e scrittore Lemn Sissay: una leggenda è una persona che allo stesso momento è vicina e lontana, visibile perché ha la luce dentro. È questa la luce che Zoë Law cattura con la sua macchina fotografica, lei è «the light of legends», eroi che a volte possono non essere celebrati dai giornali. La luce non discrimina e il lavoro del fotografo è quello di mettere in ordine la luce, senza giudicare. È sempre Noel Gallagher con la sua musica ad accompagnare il visitatore allo Spotlight Space al piano -3, dove stampe più tradizionali, ma non per questo meno intense, concludono la mostra.

Sandra Romito, 08 gennaio 2025 | © Riproduzione riservata

Zoë Law cattura la luce delle leggende | Sandra Romito

Zoë Law cattura la luce delle leggende | Sandra Romito