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Federico Castelli Gattinara
Leggi i suoi articoliRoma. La Galleria dei Carracci in Palazzo Farnese è una delle opere imprescindibili per la storia dell’arte per cui il suo restauro è oggetto della massima attenzione. Sulle pagine di questo giornale ne abbiamo parlato più volte (cfr. n. 310, giu. ’11, p. 62, n. 325, nov. ’12, p. 26, n. 329, mar. ’13, p. 28): prima l’annuncio a Parigi, poi la scelta dell’associazione di imprese, la Ati Farnese, ora finalmente la conclusione dei restauri che dopo oltre un anno di assoluto riserbo saranno presentati il 17 settembre (il 19 e 20 settembre Palazzo Farnese sarà aperto gratuitamente al pubblico in occasione delle Giornate del Patrimonio).
Questi gli attori principali: la Francia (di proprietà dello Stato Italiano, Palazzo Farnese dal 1936 è concesso al Governo francese che lo ha adibito ad ambasciata), che tramite
il World Monuments Fund ha reperito un milione di euro, la Soprintendenza Psae e Polo Museale di Roma che ne ha aggiunti 200mila, la direzione lavori di Emanuela Settimi per gli affreschi e Laura Cherubini per gli stucchi. Sul prossimo numero di «Vernissage», in edicola con «Il Giornale dell'Arte» di ottobre, gli splendori ritrovati della Galleria e tutte le novità emerse dall’intervento.
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Palazzo Farnese, Roma. Galleria dei Carracci. Particolare con Giunone e Giove. © Ambassade de France/Z. Colantoni

Palazzo Farnese Roma. Galleria dei Carracci. Particolare con storia di Polifemo. ©Ambassade de France/Z. Colantoni

Palazzo Farnese, Roma. Galleria dei Carracci. Particolare con Ariana e Bacco. © Ambassade de France/Z. Colantoni

alazzo Farnese, Roma. Galleria dei Carracci © Ambassade de France/Z. Colantoni

Palazzo Farnese, Roma, Galleria dei Carracci. Particolare della volta. © Ambassade de France/Z. Colantoni
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