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«[no title]» (1991) di Victor Burgin © Victor Burgin

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«[no title]» (1991) di Victor Burgin © Victor Burgin

Di Burgin e su Burgin, autore e soggetto

Escono per la casa editrice inglese Mack una rilettura contemporanea del famoso saggio di Walter Benjamin scritta da Victor Burgin, alla cui opera è dedicata anche una monografia curata da David Campany

Rica Cerbarano

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La casa editrice inglese Mack ha pubblicato di recente due titoli che saltano all’occhio per un elemento in comune: nel primo, l’artista e scrittore Victor Burgin (Sheffield, Inghilterra, 1941) compare come autore di Returning to Benjamin, una rilettura contemporanea del saggio di Walter Benjamin del 1935 L’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica; nel secondo (dal titolo Victor Burgin’s Photopath), Burgin è invece il soggetto dell’attenzione del curatore David Campany, che attraverso una narrazione aneddotica e avvincente ripercorre la storia di una delle opere fotografiche più significative degli anni ’60.

Figura di spicco dell’Arte concettuale, Burgin ha sempre rivolto al medium fotografico uno sguardo critico e indagatore, anche oggi che ha 81 anni. Attraverso un’analisi concisa del grande classico di Benjamin, l’artista invita a riappropriarsi di un modo di fare arte che prescinde dal contenuto, per approfondire i meccanismi di produzione e diffusione dell’opera. Per farlo, è necessario puntare lo sguardo sulla tecnologia egemone del nostro tempo: il digitale.

Come incide sulla nostra facoltà di «immaginare» nuove visioni e prospettive? È proprio sull’osservazione dell’invisibile e sulla possibilità di giocare con gli interstizi che rendono i limiti piacevoli margini su cui camminare che la ricerca artistica di Burgin si è sempre concentrata. Lo dimostra anche Campany nello sviscerare il percorso dell’installazione site specific «Photopath», posizionata da Burgin per la prima volta sul pavimento di legno della casa di un amico, a Nottingham, nel 1967; un’opera che sembra essere, come scrive il curatore, «la forma più pura di fotografia e allo stesso tempo un’antifotografia».

Guardando al passato in un’ottica contemporanea, entrambi i saggi regalano riflessioni importanti sulla pervasività dell’immagine fotografica, permettendoci di entrare in contatto, ancora una volta, con uno dei più grandi teorici di cultura visiva. 
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Returning to Benjamin di Victor Burgin, 40 pp., ill. b/n, Mack, Londra 2022, €10
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Victor Burgin’s Photopath di David Campany, 112 pp., ill. b/n, Mack, Londra 2022, €15,50

Rica Cerbarano, 27 giugno 2023 | © Riproduzione riservata

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