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Il cosmopolita veneziano

Arabella Cifani

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A dodici anni dalla scomparsa esce un volume alla memoria di un personaggio della storia dell’arte italiana quale fu Alessandro Bettagno (1919-2004).

Anna Bozena Kowalczyk ha raccolto contributi di N. Penny, F. Haskell, C. Bambach, I. Artemieva, C. Whistler, C. Lloyd Guerriero, V. Sgarbi, F. Russell, P. Rosenberg, P. Marini, L. Olivato, M. Riccomini, M. Chiarini, G. Pavanello, C. Romalli, A. Robison, S. Marinelli, T. Llewellyn, S. Androsov, L. Haskell, A. Griffiths, J. Stock, M. Magrini, P. Rylands.

Bettagno era nato a Soave (Verona) nel 1919; dopo una giovinezza tormentata dalla seconda guerra mondiale e dalla prigionia, si laurea in Storia dell’Arte con Giuseppe Fiocco. Uomo «straordinario, un mix di tante cose: professore, attento conoscitore, vulcanico organizzatore, amico di grandi personalità», appartenne di diritto a quella «Repubblica delle lettere» che ha attraversato senza confini tutta l’Europa e che oggi quasi non esiste più.

Venezia Settecento: Studi in memoria di Alessandro Bettagno a cura di Anna Bozena KowalczykFu segretario e poi direttore della Fondazione Giorgio Cini di Venezia e delle riviste «Arte Veneta» e «Saggi e memorie di storia dell’arte». Le sue pubblicazioni sull’arte veneta sono numerose e fondamentali, come le mostre dedicate a Guardi, Bellotto, Canaletto, Guardi, Piranesi e Veronese. Fra le sue curatele, memorabile quella del 1983-84 per l’esposizione «The genius of Venice», aperta alla Royal Academy di Londra, presente la regina Elisabetta.

Bettagno ha reso onore alla cultura italiana; tra i nostri studiosi accreditati a livello internazionale, aveva un talento naturale per la storia dell’arte e sapeva essere nei suoi scritti autorevole quanto umile, sempre serio e documentato. Aveva modi che lo rendevano amabile e con la sua conversazione brillante incantava. Gli anni della vecchiaia furono solcati da un fondo di malinconia sempre più fitta per le cose belle e fragili che finiscono. Gli si addice il congedo che chiude L’Ultima sera di carnevale, la più nostalgica delle opere di Goldoni: «Partire a noi conviene, com’è lo stile antico… Parto, perdon vi chiedo, perdon col labro mio. A rivederci; addio».

Venezia Settecento: Studi in memoria di Alessandro Bettagno
a cura di Anna Bozena Kowalczyk
256 pp., 170 ill.
Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo 2015
€ 40,00

Arabella Cifani, 18 maggio 2016 | © Riproduzione riservata

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