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Federico Castelli Gattinara
Leggi i suoi articoliRoma. Dall’11 dicembre al 6 marzo al Museo dell’Istituto centrale per la grafica la mostra «Immagini per il Grand Tour. La Stamperia Reale Borbonica» offre un assaggio delle raffinatezze culturali della Napoli di quei tempi (la Stamperia fu fondata da Carlo di Borbone nel 1748 all’interno del Palazzo Reale di Napoli) attraverso una scelta di matrici e stampe di Sette e Ottocento. Si va dal progetto per la Reggia di Caserta di Luigi Vanvitelli, con la «Dichiarazione dei disegni del Reale Palazzo», alle riproduzioni dei capolavori della Collezione Farnese (Correggio, Giulio Romano, Guercino), agli studi relativi alla paleontologia, alla botanica, alla geografia, alla fisica, come nel caso del primo libro italiano dedicato al nuoto e alla teoria del galleggiamento, ai costumi tradizionali del Regno. E ancora l’ambiziosa pubblicazione delle «Antichità di Ercolano esposte (1757-1792)», summa dei ritrovamenti di notevole impatto sugli studi di archeologia e in generale sul gusto a cavallo tra i due secoli. Dal 2011 la Direzione regionale per i Beni culturali e paesaggistici della Campania e il Museo archeologico nazionale di Napoli hanno affidato all’Istituto 200 matrici della Reale Stamperia, scelte entro un nucleo di quasi 6000 lastre. Dai rami, restaurati dal Laboratorio diagnostico per le matrici secondo specifici protocolli, sono state tratte le relative stampe di documentazione post restauro, tirate dai calcografi col metodo tradizionale utilizzando l’unico torchio manuale tra quelli storici dell’Istituto. Catalogo edito da Edizioni Scientifiche Italiane, a cura di Maria Rosaria Nappi.


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