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Uno dei 59 volti scolpiti da Andrea Fogli

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Uno dei 59 volti scolpiti da Andrea Fogli

Roma, nel Museo della Via Ostiense i «desaparecidos» di Andrea Fogli

Federico Castelli Gattinara

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Roma. Si è inaugurata ieri e andrà avanti fino al 24 maggio (da martedì a domenica, ore 9.00-13.30) la mostra di Andrea Fogli «Il Fantasma della Storia» nel suggestivo Museo della Via Ostiense dentro l’antica Porta San Paolo, tra le più monumentali e meglio conservate delle Mura aureliane, luogo simbolo di memoria e sacrificio della resistenza di Roma dall’invasione nazista.
«Che cosa ha a che fare la Resistenza che oggi celebriamo con il dolore e la tragedia che vivono quotidianamente profughi, migranti, popoli esclusi, bombardati, massacrati? Tutto», spiega l’artista romano che agli amici ha confidato: «Il lavoro di chi continua a far arte e non spettacolo è, in se stesso, una forma di resistenza».

La mostra è composta da 59 sculture in terracotta dipinta di volti, una serie inedita realizzata tra il 2013 e il 2014 (e che dal prossimo autunno sarà esposta a Pechino e Singapore nella rassegna «The Artist’s Voice»). A introdurre l’opera, teche con fotografie di desaparecidos di ogni tempo e Paese, tre frasi del partigiano Pietro Benedetti, di Etty Hellisum e di Malala Yousafzai scritte sui vetri imbiancati delle finestre, rami di ulivo trovati per terra la mattina dopo la Domenica delle Palme e un piccolo diario in cui l’artista racconta l’apparizione di ognuna di queste 59 persone senza nome, tanti quanti i grani di un Rosario. Questi volti per Fogli non sono sculture inanimate, prodotti estetici, ma persone vere, viventi, «da scovare, riconoscere e accogliere innanzitutto dentro di me».

Quindi empatia, immedesimazione, ma soprattutto testimonianza di quei «fantasmi» antichi o recenti di cui è dolorosamente disseminata la Storia. La mostra inaugura la rassegna «Resistenza/1» ideata dallo stesso artista, condivisa con l’Anpi e dedicata a tutte le battaglie civili in difesa dei diritti dell’uomo contro ogni tipo di discriminazione razziale, politica, religiosa o sessuale. Ogni anno per il 25 aprile, sempre in questo spazio e in occasione della manifestazione organizzata dall’Anpi, una mostra coinvolgerà sia noti artisti italiani, sia studenti, istituti di ricerca, musei e associazioni.

Uno dei 59 volti scolpiti da Andrea Fogli

Federico Castelli Gattinara, 26 aprile 2016 | © Riproduzione riservata

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