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Federico Castelli Gattinara
Leggi i suoi articoliIl cinquecentesco Palazzo Cesi-Armellini in via della Conciliazione, dal 1895 sede dei padri Salvatoriani, apre al pubblico per raccogliere fondi per progetti dei missionari in Africa, Asia e America Latina attraverso la loro Fondazione Sofia Onlus.
L’elegante edificio, a cui si accede da un portale marmoreo in stile dorico, venne eretto ai primi del Cinquecento dal cardinale Francesco Armellini sull’area in cui si trovava la casa di Seneca (nel cortile tracce dell’antica via Cornelia che collegava Roma con Caere).
Acquistato dai Cesi nel 1565, fu completamente ristrutturato dall’architetto Martino Longhi il Vecchio. Splendide, al piano nobile, la galleria con la volta affrescata tra il 1653 e il 1662 in stile cortonesco, con la storia di Re Salomone, la biblioteca con il soffitto in legno dipinto e il fregio ad affresco cinquecenteschi, la cappella grande, con affreschi realizzati per il cardinale Cesi dai pittori Nicola Martinelli e Tommaso Laureti.
Di fronte, cappella e piccolo museo del fondatore dell’ordine (1881), padre Jordan. Si conclude con la spettacolare terrazza con vista sulla vicinissima basilica di San Pietro. Nel palazzo, tra il 1943 e il 1944, si rifugiarono politici, partigiani ed ebrei perseguitati dai nazisti, tra cui l’ex ministro della giustizia Giuliano Vassalli.
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