JUSSI PYLKKÄNEN

Un anno difficile, con un calo complessivo del 23,5%. Alla base la mancanza di fiducia nelle trattative importanti dovuta al disordine geopolitico. Ma il contenimento dei prezzi crea opportunità interessanti. E intanto continua l’apertura ai mercati di Cina e Medio Oriente. Per il 2025? Ci sono segnali positivi