Il sogno, i giochi di bambini e adulti sono al centro della nona edizione di «PhEST - See Beyond the Sea». Dal 30 agosto al 3 novembre, il festival di fotografia e arte di Monopoli colora le strade e i palazzi della città con le opere di artisti internazionali, coinvolgendo la comunità locale grazie a workshop, eventi e progetti partecipativi. «Le strade sono piene di artigiani ammirevoli, ma di pochi sognatori pratici, diceva Man Ray, ma noi quest’anno di sognatori pratici da tutto il mondo riempiremo le strade di Monopoli», spiega Giovanni Troilo, direttore artistico di PhEST. E in effetti, per celebrare i 100 anni dalla pubblicazione del primo manifesto del Surrealismo, scritto da André Breton nel 1924, il festival sceglie un tema onirico e si propone di raccontare un mondo magico, in cui tutto è possibile. 

Grandi protagonisti sono i bambini, co-autori e personaggi di «All Humans Be Cats»: frutto della residenza artistica PhEST del tedesco Jan von Holleben; il progetto ha coinvolto 800 ragazzi monopolitani, che hanno trasformato i loro sogni in scatti allegorici, in mostra al Porto Vecchio di Monopoli. Hanno poi contribuito da prospettive diverse fotografi e artisti internazionali, selezionati dai curatori Arianna Rinaldo (fotografia) e Roberto Lacarbonara (arte contemporanea). La proposta espositiva che ne consegue è fedele alla missione di PhEST di rappresentare le molteplici voci e identità che si incontrano nel Mediterraneo. 

In «Passengers», ad esempio, il fotografo ispano-iraniano César Dezfuli illustra le ambizioni e vite di immigrati salvati sulle coste libiche, mentre «Esperanto» di Matthias Jung racconta di un’area speciale del Belgio che già da prima della Prima guerra mondiale sognava l’indipendenza, con l’Esperanto come lingua ufficiale; o ancora, Natalie Karpushenko, per la prima volta in Italia, racconta la bellezza e magia dell’oceano con scatti realizzati in apnea. Tra gli italiani, i fotografi Valentina Vannicola e Paolo Ventura mettono in scena rispettivamente una processione dantesca («La processione mistica») e delle storie di famiglia sulla vita durante la Seconda guerra mondiale («Short Stories»); lo scultore Davide Monaldi parte invece da oggetti di uso quotidiano per creare delle storie surreali e irriverenti con delle opere in ceramica. PhEST - See Beyond the Sea è un’iniziativa dell’associazione culturale PhEST, con Sky Arte e «Il Giornale dell’Arte» come media partner.