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«San Francisco» (1950), di Max Beckmann. Darmstadt, Hessisches Landesmuseum. © Foto: Wolfgang Fuhrmannek, Hessisches Landesmuseum, Darmstadt, 2022

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«San Francisco» (1950), di Max Beckmann. Darmstadt, Hessisches Landesmuseum. © Foto: Wolfgang Fuhrmannek, Hessisches Landesmuseum, Darmstadt, 2022

Con Beckmann si parte da Monaco di Baviera

Alla Pinakothek der Moderne 70 prestiti di collezioni private e pubbliche illustrano i vagabondaggi dell’artista tedesco

Francesca Petretto

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«Abfahrt» (partenza) intitolò Max Beckmann il suo primo trittico, iniziato a Francoforte nel 1932 e portato a termine a Berlino negli anni 1933-35. «Max Beckmann: Departure» intitola la Pinakothek der Moderne la mostra che a lui dedica dal 25 novembre al 12 marzo. Un titolo che è tutto un programma: infatti sappiamo che da molte partenze fu segnata la biografia del pittore originario di Lipsia, morto in esilio a New York nel 1950, poco dopo la fine della guerra e della dittatura nazifascista.

Di guerra, sradicamento, transito, esilio, sensazioni di nostalgia e malinconia, di paura e preoccupazione, ma anche di liberazione, voglia di vacanza e di libertà, del desiderio di viaggiare di un uomo, ancorché artista, contemporaneo, ci racconta questa mostra grazie a circa 70 prestiti di importanti collezioni private e pubbliche europee e americane (tra cui il Museum of Modern Art di New York, la National Gallery of Art di Washington, il Saint Louis Art Museum; lo Städel Museum di Francoforte, l’Hamburger Kunsthalle, il Von der Heydt-Museum di Wuppertal, il Museum der bildenden Künste di Lipsia) che, andando a completare per l’occasione la più grande collezione europea di suoi dipinti, qui alla Sammlung Moderne Kunst, illustrano l’enorme gamma di motivi pittorici e i vagabondaggi dell’artista tedesco.

È grazie a un’importante donazione, avvenuta nel 2015, del patrimonio della famiglia del pittore all’Archivio Max Beckmann delle Bayerische Staatsgemäldesammlungen, con numerosi materiali e documenti inediti, album fotografici, biglietti, cartoline e filmini, che Monaco può vantare questo suo primato.

«San Francisco» (1950), di Max Beckmann. Darmstadt, Hessisches Landesmuseum. © Foto: Wolfgang Fuhrmannek, Hessisches Landesmuseum, Darmstadt, 2022

Francesca Petretto, 23 novembre 2022 | © Riproduzione riservata

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